Si è tenuto nel pomeriggio, a partire dalle 18, il Consiglio dei Ministri (CdM) odierno del governo Meloni. Tante le tematiche sul tavolo, dal decreto sulla spending review dei ministeri fino alla Nadef e alla relazione al Parlamento sull’aggiustamento di bilancio. All’ordine del giorno anche un decreto legge sul riordino delle attribuzioni dei Ministeri e uno con disposizioni urgenti di proroga delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria e per la partecipazione di personale militare al potenziamento del dispositivo Nato. La prossima settimana, invece, sarà la volta del decreto contro il caro-energia, con nuovi aiuti a famiglie e imprese.

Si è discusso anche del cambio di nome di alcuni ministeri: pronta una bozza sul riordino. Sempre nel pomeriggio il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per discutere del decreto anti rave party: il ministro si è detto disposto ad appoggiare eventuali modifiche al decreto.

La premier Giorgia Meloni ha parlato al termine del Cdm in una conferenza stampa presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. Insieme a lei il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Governo Meloni, la conferenza stampa della premier dopo il Cdm

Come anticipato, al termine del Consiglio dei Ministri la premier insieme al ministro Giorgetti si sono presentati in conferenza stampa per rendere nota dei contenuti affrontati nel Cdm. Il primo tema trattato da Giorgia Meloni è stato quello del Nadef e del caro energia proposito del quale, la leader di Fratelli d’Italia ha dichiarato:

Noi riusciamo, per il 2022, a liberare grazie all’extragettito dell’Iva e a un terzo trimestre favorevole, circa 9 miliardi e mezzo che la prossima settimana vorremmo utilizzare sul caro energia. Ci sarà la possibilità di liberare alcune estrazioni di gas italiano, immaginando nuove concessioni, chiedendo ai nuovi concessionari che vorrebbero accedere alle concessioni di mettere in campo da gennaio gas da destinare alle aziende energivore ad un prezzo calmierato.

A lei ha fatto eco il ministro Giorgetti che ha spiegato:

L’obiettivo è di mitigare gli effetti del caro energia su famiglie e imprese e su cui si concentra larga parte degli interventi con approccio prudente, realistico e sostenibile. Siamo consapevoli che fare previsioni a lungo termine in questo momento può essere un esercizio di pura accademia e siamo consapevoli e pronti a fronteggiare i rischi di recessione che da più parti a livello globale ed europeo vengono evocate e che ahime potrebbero toccare anche l’economia italiana.