Sandro Ruotolo giornalista. Il giornalista ed ex senatore Sandro Ruotolo ha rivelato sul suo profilo ‘Facebook’ di aver rischiato di morire a causa di un broncospasmo.
Sandro Ruotolo giornalista
Il 67enne ha raccontato il malore che l’ha colpito nelle scorse settimane e ha ringraziato “il servizio sanitario nazionale” per avergli salvato la vita. Nelle scorse ore Ruotolo è stato trasferito dalla rianimazione a un reparto di degenza ordinaria di un ospedale romano.
Questo il racconto di Ruotolo in un post su Facebook:
“Solo ora vi posso raccontare quello che mi è successo negli ultimi dodici giorni. E ve lo posso raccontare perché sono vivo e mi ha salvato la vita il servizio sanitario nazionale del nostro Paese”
Mi hanno preso in tempo. Domenica 23 ottobre. Un broncospasmo mi blocca la respirazione. Chiamo il 118. In quattro minuti arriva l’autoambulanza. Perdo subito conoscenza. Codice rosso. Sedato e intubato per due giorni e mezzo. E poi la rianimazione in un ospedale romano, per tutti questi giorni fino al passaggio in reparto, avvenuto oggi pomeriggio”.
“Ringrazio pubblicamente queste donne, questi uomini, medici, infermieri del servizio sanitario pubblico. Tutti, ma proprio tutti, li ringrazio per la passione, la professionalità, l’impegno. So che tanti amici hanno pregato per me nei momenti più drammatici. E li ringrazierò per sempre. Volevo aspettare di uscire dalla rianimazione prima di parlarne pubblicamente. Viva il servizio sanitario nazionale del nostro Paese”.
Chi è Sandro Ruotolo
Sandro Ruotolo ha iniziato l’attività giornalistica nel 1974, lavorando per il quotidiano ‘Il Manifesto’. Nel 1980 è entrato in Rai, dove è stato inviato speciale per la sede della Campania e dove ha lavorato per il Tg3, su Rai 1 e Rai 2.
Nel 1988 ha avviato una lunga collaborazione con Michele Santoro, per il quale ha collaborato a diversi programmi televisivi come ‘Samarcanda’, ‘Il rosso e il nero’, ‘Tempo reale’, ‘Moby Dick’, ‘Moby’s’, ‘Circus’, ‘Il raggio verde’, ‘Sciuscià’, ‘Annozero’ e ‘Servizio pubblico’.
Nel maggio del 2015 è stato messo sotto scorta dopo aver ricevuto minacce dal boss dei Casalesi Michele Zagaria, in seguito alle sue inchieste sul traffico di rifiuti tossici in Campania.
Nel 2020 annuncia la sua candidatura per le elezioni suppletive per il Senato della Repubblica nel collegio uninominale Campania – 07 (Napoli – Circoscrizione 7 San Carlo all’Arena) come indipendente sostenuto dal centro-sinistra per sostituire Franco Ortolani del Movimento 5 Stelle, deceduto il 23 novembre 2019.[13] Il 23 febbraio 2020 viene eletto senatore con il 48,45% dei voti, il doppio rispetto all’avversario del centro-destra Salvatore Guangi (24,06%) e a quello del Movimento 5 Stelle Luigi Napolitano (22,47%). L’affluenza è pari al 9,5%.[14] Iscrittosi inizialmente al Gruppo misto, il 29 aprile 2021 aderisce alla componente Liberi e Uguali-Ecosolidali.