Per il terzo anno consecutivo, la Festa delle Forze Armate si svolge in maniera itinerante sul territorio nazionale: dopo Trieste e Napoli, quest’anno è la volta di Bari. La giornata del 4 novembre è cominciata con il tributo di Mattarella alla tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, a Roma. Ad accompagnarlo nel capoluogo pugliese, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il capo di stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico.
Recita così il messaggio del Presidente della Repubblica inviato al Ministro della Difesa.
4 novembre, Mattarella: “La pace è un valore da coltivare e preservare”
Nel messaggio del Capo dello Stato si legge anche:
Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione. Alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani.
Poi sottolinea:
La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale.
Infine, Sergio Mattarella rivolge un pensiero a tutti le Forze Armate impegnate all’estero:
Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l’impegno profuso. Un particolare pensiero va a quanti sono impegnati all’estero, dall’Europa all’Africa centrale e settentrionale, dall’Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia. Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l’Italia!