Michele Placido età. Michele Placido è nato ad Ascoli Satriano il 19 maggio 1946, è un attore, regista e sceneggiatore italiano.

Michele Placido età, moglie, figli

Michele Placido ha 76 anni. Forse non tutti sanno che i figli di Michele Placido sono ben 5, avuti da donne diverse: l’attore si è infatti sposato due volte. La prima moglie è Simonetta Stefanelli, conosciuta nel 1975 sul set di Peccati in famiglia nel 1975, sposata nel 1989 e con la quale ha divorziato nel 1994. Con la Stefanelli, nota per aver interpretato il personaggio di Apollonia, la prima moglie di Michael Corleone ne Il Padrino di Francis Ford Coppola, nascono tre figli: nel 1976 Violante (anche lei attrice), nel 1989 Michelangelo e nel 1991 Brenno. Il figlio Inigo nasce invece 1988, da una relazione con Virginie Alexandre. Infine, dalla relazione con la cantautrice e musicista Federica Vincenti, di 37 anni più giovane, nel 2006 è nato Gabriele, quinto dei figli di Michele Placido. 

La più nota dei figli di Michele Placido è sicuramente la primogenita, Violante, attrice come il padre. Nata nel 1974, ha recitato per la prima volta a 17 anni nel film Quattro bravi ragazzi e poi accanto al padre nel film Vite strozzate e in Jack Frusciante è uscito dal gruppo, film che l’ha fatta conoscere al grande pubblico. Tra i suoi film più recenti: Gli indesiderabili e La cena per farli conoscere.  A lungo compagna di Fabio Troiano, ora è legata regista Massimiliano D’Epiro, con il quale ha avuto nel 2013 il figlio Vasco D’Epiro.

Appassionato di scherma, nuoto e calcio, il secondogenito di Placido, Michelangelo, ha 31 anni e fa il regista. Ha lavorato come assistente alla regia per film come La scelta e Itaker – Vietato agli italiani, ma è anche impegnato in progetti propri come il dramma Calypso. Come attore ha anche recitato in Caravaggio, diretto dal padre.

Il terzo dei figli di Michele Placido, Inigo, ha seguito le orme del padre sia come regista, sia come attore. Nel 2010 ha recitato in un film di Christopher Roth, per poi dedicarsi quasi esclusivamente alla regia.

E’ attore anche Brenno Placido, che ha esordito a soli 14 anni in Romanzo criminale, uno dei film italiani di maggior successo. Dal 2008 al 2012 ha fatto parte del cast di Tutti pazzi per amore, ha preso parte al film Natale in Sudafrica e, per quanto riguarda la TV, lo ricordiamo in In Treatment 3.

Il più giovane dei figli di Michele Placido ha soli 14 anni ed è appassionato di calcio.

Carriera

Dopo aver frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma inizia la carriera alternando teatro e cinema. Sul palcoscenico lavora con registi come Ronconi, Strehler e Patroni Griffi. La sua prima interpretazione di successo al cinema è, nel 1974, “Romanzo popolare” di Monicelli. Ma la popolarità, anche internazionale, arriva con il ruolo del commissario Cattani de “La piovra” che interpreta dalla prima serie nel 1984 fino alla 4° nel 1989 in cui viene ucciso anche perché Placido non vuole rimanere legato al suo personaggio.

Esordisce alla regia con “Pummarò” (1990) che non ottiene il successo sperato, ma è buona la seconda prova “Le amiche del cuore” (1992) che lo vede anche interprete nel ruolo di un padre che abusa della figlia. Si impegna poi in altri film di buona fattura: “Giovanni Falcone” (1993) con Giancarlo Giannini; “Lamerica” (1994) di Gianni Amelio con Enrico Lo Verso; ”Un eroe borghese” (1995) da lui diretto e interpretato; “Del perduto amore” (1998) e “Un viaggio chiamato amore” (2002) entrambi sotto la sua regia.

Ha vinto l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino per Ernesto di Salvatore Samperi e 4 David di Donatello. Dal febbraio 2021 è presidente del Teatro Comunale di Ferrara.

L’ombra di Caravaggio

L’ombra di Caravaggio è un progetto iniziato molto prima che Michele Placido decidesse di realizzarlo, come ha svelato lui stesso nell’incontro che Tag24.it ha avuto con lui alla Festa del Cinema di Roma: “Quattro anni di lavoro sofferti. Dal momento che abbiamo ripreso a girare, dopo la pandemia, non guardavamo al futuro con sfiducia anzi sapevamo di avere tra le mani un gioiello e abbiamo continuato a preservarlo. L’ultimo anno e mezzo di lavoro è stato ancora più interessante tra il montaggio e la scelta della musica. Non è una biografia di Caravaggio ma qualcosa di più. Questo film ha una maturazione antica nata 53 anni fa da parte mia sotto la statua di Giordano Bruno. Ero un ragazzo rivoluzionario che aveva voglia di impegnarsi nella politica e noi artisti parlavamo all’ombra di Giordano Bruno e un giorno abbiamo scritto un progetto in cui Caravaggio incontrava proprio Giordano Bruno”.