Siamo prossimi al Natale e molte città con le sue associazioni si stanno organizzando per allestire i presepi. Che siano grandi, medi o addirittura viventi non importa, la cosa più rilevante è che primo si faccia con entusiasmo e poi il lavoro terminato lo si possa condividere con parenti, amici di parrocchia e amici di paesi limitrofi.
Pontedera presepi:
In molte località italiane si organizzano eventi che hanno un richiamo nazionale come per esempio in toscana dove il 12 Novembre a Pontedera, a partire dalle ore 15:00 si terrà la quarta edizione de Il Corteo delle Natività e dei Presepi viventi più lungo d’Italia: manifestazione questa che coinvolge molte realtà presepiali trovando per ognuna di esse un apposito spazio di valorizzazione, oltre alla gioia della condivisione.
L’invito a partecipare è rivolto come ogni anno alle delegazioni dei presepi viventi d’Italia che lo vorranno, ma è esteso anche ai gruppi parrocchiali, alle associazioni, ai gruppi storici e a tutte le persone comuni di oggi per annunciare l’imminente arrivo del Natale e testimoniarlo pubblicamente per le vie.
Tale manifestazione è caratterizzata da un corteo che proporrà in successione le varie epoche in cui il presepe dei paesi di provenienza viene ambientato a partire dall’Anno Zero, al tempo in cui visse San Francesco, all’Ottocento, alla tradizione della cultura contadine del Novecento fino ai nostri giorni.
Nel 2023 ricorreranno anche gli ottocento anni della “regola francescana” e per questo il corteo dei presepi viventi sarà aperto da una scena che ripercorre alcuni momenti che hanno condotto alla cosiddetta “Regola”: cioè il documento con il quale Francesco intese dare alla comunità di frati che lo seguivano, sia l’indirizzo spirituale del nascente Ordine francescano, che una serie di norme pratiche destinate a regolare la loro vita quotidiana.
E siccome il messaggio francesco è un messaggio di Pace, prima dell’inizio del corteo della Natività sarà lanciato un forte messaggio per la pace nel mondo e sarà dispiegato il lungo lenzuolo molto lungo di 1 km circa di pace realizzato con l’iniziativa “Cuciamo la pace” negli scorsi mesi e che comprende disegni, frasi, firme, scritte e messaggi realizzati da scuole, associazioni, presepisti ed enti da tutta l’Italia.
A Rimini senza il presepe di Sabbia
Ma accade anche che a Rimini gli organizzatori alzano bandiera bianca: “Covid, caro energia e guerra, farlo era troppo rischioso”
Da molti anni questa manifestazione è una delle attrazioni più visitate nel periodo natalizio a Rimini e sulla Riviera romagnola. Questa volta però il caro energia mette al tappeto anche i presepi di sabbia.
Dunque, sulla spiaggia di Marina Centro di Rimini così come a Torre Pedrera non si potrà assistere alla scena della natività a grandezza naturale.
Gli organizzatori delusi e sconfortati sostengono che purtroppo non ci sono le condizioni per permettere di fare arrivare il team di maestranze internazionali chiamate ogni anno a lavorare come veri e propri artigiani della sabbia. Attraverso una nota dell’associazione Zeinta de Borg che da sempre ha curato la realizzazione del presepe si legge:
«Il perdurare delle situazioni di rischio, covid, guerra, elettricità hanno visto lievitare i costi per la realizzazione e non ci consentono di organizzare l’evento con una percentuale di sicurezza adeguata. Ci rivedremo nel 2023».
All’interno dei capannoni che ospitano il presepe in grandezza naturale di Sabbia, per garantire la conservazione dei manufatti vengono solitamente installati impianti ad hoc luminosi e di termoregolazione. Gilberto Montebelli uno dei responsabili di questo bel progetto, spiega:
«L’anno scorso è stato molto faticoso gestire l’organizzazione. Restrizioni anti Covid e super green pass avevano dimezzato gli ingressi rispetto agli anni precedenti. Non sappiamo quanto sia reale questa ripartenza. Corriamo il rischio alla luce dei tempi che corrono di vedere entrare pochi visitatori. Con le bollette non faremmo molta fatica i consumi non sono esagerati ma i costi lieviterebbero anche per noi. E con pochi visitatori, come abbiamo visto succederebbe se allestissimo il presepe, sarebbe comunque un problema pagarle».
Ma come si fanno i presepi di sabbia?
La sabbia viene trasportata con le ruspe, mano a mano vengono predisposte le casseformi in legno necessarie all’installazione dei blocchi di sabbia che gli artisti lavorano a regola d’arte.
Dobbiamo dire che il procedimento è del tutto simile a quello che nei cantieri viene adottato per il cemento armato. Ogni singola cassaforma viene riempita con sabbia molto umida. Poi la cassaforma viene rimossa ed è pronta per essere lavorata. Ogni immagine, viene scelta dai committenti assieme agli artisti. Un processo dunque fatto prima di progettazione e poi di costruzione che richiede un tempo abbastanza lungo.