Ci sarebbero almeno 15 miliardi di euro di aiuti destinati a famiglie ed imprese per fare fronte al caro bollette tra le misure contenute nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza che oggi pomeriggio verrà discussa in Consiglio dei ministri.
l testo, a quanto filtra da fonti di governo, in queste ore è ancora al vaglio del Mef per le ultime revisioni, visto lo scenario macroeconomico sarebbe improntato su un criterio di grande prudenza su impostazione del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Le stime contenute nel documento dovrebbero specificare, a quanto filtra, che gli anni più difficili per il caro bollette sono quello in corso ed il prossimo, il 2023, viste le oscillazioni del prezzo delle materie prime legate all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, in corso da oltre 8 mesi.
Caro bollette. Destinato il 75% delle risorse
Due i capisaldi del testo che arriverà in discussione a Palazzo Chigi: le previsioni per il 2023 con il rapporto deficit/Pil al 4,5% e la crescita programmatica al +0,6%.
La Nadef sarà la cornice entro la quale nelle prossime settimane verrà disegnata la prossima legge di bilancio, la prima del governo guidato da Giorgia Meloni.
Secondo le stime provvisorie dell’Istat nel terzo trimestre 2022 il Pil dell’Italia è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il governo dovrebbe destinare il 75% delle risorse a disposizione per aiuti contro il caro bollette. Il 25% invece dovrebbe essere distruibuita sui capitoli fisco e pensioni, a partire da flat tax e rivalutazioni. Palazzo Chigi punta a creare condizioni per favorire la competitività delle imprese ed il recupero del potere di acqusito dei cittadini.
Il quadro economico cambia velocemente
Tra le altre misure, sarebbe allo studio un meccanismo per incentivare la permanenza al lavoro per gli over 63 con un sistema di sgravi contributivi a favore del lavoratore. Non sono previste nuove tassazioni.
Quanto alla flat tax sarebbe ancora in discussione la platea alla quale applicare il provvedimento, che potrebbe essere di tipo incrementale.
Il quadro economico è in rapido cambiamento e ricco di variabili. Nella nota sulla congiuntura di ottobre l’ufficio parlamentare di Bilancio rileva: “L’incertezza delle previsioni relative al 2023 e’molto elevata, perché l’andamento dei prossimi mesi dipende fortemente da fattori geo-politici, come appunto la guerra in Ucraina, e dagli impatti sulle aspettative”.
Come fare per finanziare i provvedimenti in preparazione? Si va verso una “manutenzione” per una serie di misure che vanno dal reddito di cittadinanza al bonus edilizio del 110%.
Potrebbe arrivare una stretta sull’erogazione dell’assegno mensile con un restringimento degli aventi diritto.