Niente da fare. Lo stadio e la clinica insieme a Terni non si può fare. La Regione ha detto no, dicono per il momento, poi più avanti si vedrà. Il progetto che il fondatore di Università Niccolò Cusano e presidente della Ternana Stefano Bandecchi vuole portare avanti per dare alla città umbra un nuovo impianto e nuove possibilità dal punto di vista sanitario, non è possibile. L’unico modo affinché chi costruisce possa avere un ritorno e soprattutto una fattibilità economica-finanziario non è praticabile, né attuabile.
A renderlo noto è lo stesso Stefano Bandecchi che, tramite un video sul suo profilo ufficiale Instagram, spiega cosa è andato storto e cosa non si può fare per “la città di Terni”. “Sono usciti dei comunicati da parte della Regione che parlano di autorizzazione alla realizzazione dello stadio – spiega Bandecchi – ma sono anche chiaramente comunicati che il piano economico-finanziario per quanto riguarda stadio-clinica è stato bocciato”.
“Ciò vuol dire che lo stadio si può costruire. A Terni lo sapevamo da due anni e mezzo – ha spiegato il proprietario di Univesità Niccolò Cusano – . Il Comune aveva già dato la sua autorizzazione a costruire un nuovo stadio. Il problema principale stava nel fatto che lo stadio non lo costruiva la Regione Umbria ma lo costruivo io o meglio l’Università Niccolò Cusano. E l’Università per costruire lo stadio dato che l’Università è proprietaria della Ternana avrebbe avuto un equilibrio di bilancio attraverso la clinica e i laboratori scientifici che andava costruendo“.
Ternana stadio-clinica. Un calcio al futuro e al club
Per Stefano Bandecchi l’ennesima presa in giro da parte di una certa politica che, evidentemente, è ancora legata al vecchio sistema e non cerca di guardare in modo lungimirante come si dovrebbe fare in questi casi: “In poche parole il piano economico-finanziaro per la costruzione dello stadio era abbinato regolarmente alla clinica“.
“Da questa conferenza dei servizi strana – ha aggiunto Bandecchi – viene fuori che lo stadio si può costruire, grazie, ma il piano economico-finanziario è bocciato perché la clinica non può essere costruita e nemmeno convenzionata. Si può pensare che in futuro il piano politico dell’Umbria cambierà e quando decideranno di avere anche dei letti a disposizione per cliniche private, anche in quel di Terni allora tutto potrà essere ridiscusso“.
“Oggi è inutile festeggiare – riprende il numero uno di Unicusano – o creare false illusioni. Io ritengo che sarà il prossimo presidente della Ternana – sorride – a costruire lo stadio della Ternana a Terni. Ad oggi il progetto non può essere realizzato perché non ha un credibile sostentamento finanziario“
Bandecchi duro sulla conferenza dei servizi “una supercazzola”
“E’ inutile dire che la conferenza dei servizi è andata bene – spiega con relativa calma e un pizzico di ironia il presidente e proprietario della Ternana Stefano Bandecchi – Mi scuserete se utilizzerò un termine molto chiaro, è venuta fuori una supercazzola. Io posso fare lo stadio con i soldi miei però poi me lo ripago con i soldi miei. Credo che illudersi sia un grave errore. Posso garantire da parte mia che l’Università Niccolò Cusano porterà avanti il progetto Ternana Calcio in quanto squadra sportiva“.
“Adesso poi troveremo dei terreni dove costruire il nostro centro sportivo – aggiunge – . Probabilmente non saranno terreni di Terni perché anche lì mi sembra che sta andando avanti tutto in maniera troppo farraginosa. Forse andremo da qualche altra parte dove ci sarà un terreno idoneo dove poter costruire. Certo è che stadio e clinica a Terni oggi è stato detto non nasceranno. E non nasceranno perché la conferenza dei servizi è stata assurda”.
Chiude Stefano Bandecchi con battute al veleno e una promessa: “Non ci bisognava aspettare tre anni per sentirsi dire che potevamo costruire lo stadio. Poi se evidentemente vogliamo mettere un paio di euro sul tavolo, arriviamo a 45milioni e costruiamo lo stadio”.
“Ma io se mi devo costruire uno stadio per 45milioni lo vado a costruire su un terreno completamente mio, e costruisco uno stadio completamente mio abbinato ad un centro commerciale o a chissà che ma tutto e completamente mio. Quindi la conferenza dei servizi è andata male. Buona serata a tutti, anche alla Regione”, chiude con amarezza Stefano Bandecchi.