Pomeriggio d’incontri per il ministro degli Esteri Antonio Tajani al G7 di Munster, in Germania: in particolare, lungo bilaterale con l’omologa tedesca Annalena Baerbock per discutere del delicato caso di Humanity 1, la nave ong bloccata da giorni in acque italiane e su cui Berlino ha richiesto l’intervento di Roma.
L’ex coordinatore di Forza Italia ha rimarcato come sul tema immigrazione “serva maggior coordinamento europeo” e che l’Ong “devono rispettare le regole europee”.
Tajani ospite al G7 in Germania degli Esteri, si cerca intesa su ong Humanity 1
Antonio Tajani porta in Germania le motivazioni italiane sul dossier migranti, con particolare riferimento al caso Humanity 1 e alle Ong.
Ribadito il rapporto “amico” tra Roma e Berlino, tuttavia Palazzo Chigi è convinta che “quando c’è da dare qualche messaggio, soprattutto sul tema dell’immigrazione, lo si debba fare con determinazione per garantire il rispetto delle regole”. Puntualizzazioni ufficiali con cortesia e fermezza al tempo stesso, in assenza di una collaborazione che non riguarda solo i Paesi del Mediterraneo ma anche i Balcani, giudicati partner strategici nel contrasto all’immigrazione clandestina
Sul caso Humanity 1 prosegue il braccio di ferro, con la Germania che chiede di “prestare velocemente soccorso” alla ong battente bandiera tedesca arenata nel Canale di Sicilia. Ma la Farnesina punta i piedi e assicura la tutela di tutti gli occupanti, specialmente delle categorie più fragili e vulnerabili. Prima di procedere, in collaborazione con il Viminale, è stato richiesto un dossier completo sulla nave.
Tra i bilaterali tenuti da Tajani nel pomeriggio c’è stato anche quello con Dmytro Kuleba, omologo ucraino. Una prima presa di contatto nella gestione e nella comunicazione sulla guerra: nello specifico, si è parlato dei tempi di consegna del prossimo pacchetto di armi a Kiev e della pianificazione dei futuri aiuti. L’Ucraina spinge infatti per avere quanti più sistemi di difesa aerea possibili.