L’inverno sta arrivando e, come la storia recente insegna, dovrebbe far rima con aumento della diffusione da Covid. Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, tuttavia, ha lasciato ben intendere che la linea che verrà seguita è quella di un sempre maggior allentamento delle misure restrittive. Eppure, c’è da gestire il contagio. Specie per chi frequenta luoghi affollati, come i bambini nelle scuole. Così nasce “Bambini e Covid-19, le 10 cose da sapere”, un decalogo con le indcazioni raccolte da pediatri d’Italia. Le indicazioni saranno al centro del confronto che si terrà in occasione del Convegno “Verso una nuova quotidianità. La lezione del Covid” realizzato con il contributo non condizionato di Dompé.

Bambini e Covid: cosa c’è da sapere

Dieci semplici indicazioni per far vivere una nuova normalità soprattutto per i più piccoli. Tra queste: impiego del vaccino per prevenire le manifestazioni più gravi; far condurre al bambino una vita normale; in caso di febbre consultare il proprio pediatra; in caso di contrazione del virus non utilizzare antibiotici né farmaci a base di cortisone quando non sono indicati; incoraggiare i bambini a svolgere un’attività fisica regolare anche durante la stagione autunnale ed invernale; rispetto delle regole di igiene e prevenzione. Il decalogo è stato presentato in un’apposita conferenza stampa nel corso della quale sono intervenuti vari esperti in pediatria.

Gian Luigi Marseglia, professore di Pediatria direttore Clinica Pediatrica e Scuola di Specializzazione in Pediatria Università degli Studi di Pavia, ha dichiarato:

Noi pediatri iamo stati più fortunati perchè i bambini hanno un sistema immunitario molto vivace che riesce a combattere in modo più efficiente il virus. Questa è la motivazione principale per cui nei bambini l’infezione è meno grave. Abbiamo stilato un breve decalogo comportamentale per le famiglie che ci consente di trasmettere un messaggio positivo. Ieri ho ricevuto messaggi dall’Oms che ci dicono che avremo una ondata di altri virus come quelli influenzali che potrebbero avere una evoluzione più aggressiva, quindi assolutamente si al vaccino antinfluenzale e anche l’uso della mascherina va contestualizzato nella situazione in cui ci si trova. Il messaggio positivo che vorrei dare è che abbiamo le armi per poter gestire al meglio questa situazione

È intervenuto anche il Prof. Alessandro Venturi, Presidente della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Le sue parole:

È necessario passare dagli obblighi alla responsabilità. Questa è una chiave di volta fondamentale dal punto di vista antropologico, non possiamo pensare di educare i nostri figli per tutta la vita con obblighi e sanzioni, ma dobbiamo renderli responsabili dentro una comunità. Quindi gli obblighi vanno bene per una fase iniziale – ha concluso – ma ora dobbiamo investire nella responsabilità