Perché tanti infortuni in serie A? Nel calcio di oggi sono frequenti gli infortuni. La probabilità che un calciatore si possa far male è molto più alta rispetto a 20 anni fa. Le partite ufficiali si giocano ogni 3 giorni e i ritmi sono il triplo.

Se prima si allenava molto la tecnica oggi la prima cosa da ricercare in un calciatore sin dal settore sono le doti atletiche e il fisico imponente. Non a caso i calciatori dell’era moderna sono quasi tutti altissimi e dotati di un imponente muscolatura.

L’estro e la fantasia vengono un attimino messi da parte per poi tornarci a lavorare in un secondo tempo quando il calciatore è ben strutturato. Ne consegue che si va alla ricerca del modello del calciatore che abbia strapotere fisico, magari con una buona tecnica calcistica di base da abbinare.

Perché tanti infortuni in serie A: Milan e Juve le più colpite, i bianconeri penalizzati

Costruito il profilo del calciatore perfetto si passa la palla ad un argomento che in questo ultimo periodo si è affrontato da tutti punti di vista ma che non conosce purtroppo fin’ ora risposta alla domanda: Perché così tanti infortuni?

Gli infortuni possono esser di natura traumatica e muscolare e posso avvenire in qualunque momento della partita o dell’allenamento. Il calcio contrariamente a quanto si pensa è uno sport completo perché praticandolo interessa tutte le parti del corpo, tutti i muscoli e tutte le ossa, per cui se ci pensiamo bene un calciatore è soggetto a rompersi qualsiasi cosa.

Certamente ci sono gli infortuni più frequenti come la rottura del crociato, la lesione del bicipite femorale, la distorsione alla caviglia o la frattura al perone e via dicendo.

Tra poco inizieranno i mondiali e in un degli articoli scritti ho trattato ampiamente degli infortunati che ci vanno e quelli che sono a rischio. il fatto che che oggi a distanza di qualche settimana fa il numero degli infortunati è salito in tutti i campionati europei ma in Italia in modo considerevole.

Per esempio una delle squadre più colpite dagli infortuni in queste prime 12 giornate di campionato è il Milan, ma che a differenza della Juventus i suoi calciatori hanno avuto tempi di recupero veloci e non hanno influito più di tanto sull’andamento della squadra in campionato.

Addirittura la Juventus ne ha 15, praticamente un intera squadra di calcio persino con le riserve. L’allenatore Massimiliano Allegri se diamo una sbirciatina anche alla stagione scorsa ha sempre messo in campo una formazione diversa dall’altra, poi quest’anno la cosa che fa specie di più è che questi infortuni avvengono a rotazione, neanche il tempo di esultare per uno che rientra che subito l’altro va in infermeria.

Quando poi il calciatore infortunatosi è in procinto di rientrare e l ‘allenatore gli concede il rientro in gruppo, la partitella e qualche minutaggio, ecco qua che si manifesta una ricaduta che poi lo costringe un altri 10/15 giorni fermo.

Le partite di quest’anno, fino ad oggi, campionato e coppe europee comprese sono state giocate con numero di calciatori al limite, con una panchina fatta da 4/5 calciatori e per di più tutti appartenenti all’Under 23. Per quanto le assenze non debbano diventare un alibi, quelle delle Juve non possono non essere considerate dannose.

Perché tanti infortuni in serie A: la considerazione del direttore dell’Isokinetic

A fare il punto sulla situazione infortunati nel nostro campionato ci pensa stamattina Il Corriere dello Sport, tramite un’intervista al direttore del Centro studi Isokinetic Francesco Della Villa.

Gennaio potrebbe essere come un altro inizio stagione e dunque il rischio di infortuni aumenta”.

A spiegarlo è Francesco Della Villa, che poi continua e dice: “Nella prima parte della stagione c’è da aspettarsi più infortuni. Muta la situazione, si gioca. E in autunno, poi, la congestione del calendario è evidente“.

Gli studi dimostrano che gli infortuni aumentano se ci sono meno di cinque giorni tra una partita l’altra».

Allegri e il “mea culpa” sugli infortuni

Finisce sotto la lente di ingrandimento il lavoro del settore tecnico, atletico e medico alla luce dei 15 ko muscolari distribuiti in 10 giocatori: nessuna big ha queste medie tant’è che Allegri rendendosi conto del numero esorbitante di infortuni, ha riconosciuto che forse qualcosa è stata sbagliata nella gestione della squadra. Queste le parole di ieri, in conferenza stampa del tecnico livornese.

«Troppi infortuni muscolari? Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa».

Il dato che fa riflettere è che in appena 12 giornate la Serie è alle prese con 111 infortunati per via di guai muscolari.