Sharon Stone, 64 anni, ha rivelato di avere un grosso tumore fibroide, che le è stato diagnosticato in ritardo a causa di una prima valutazione medica che si è rivelata errata. La massa benigna dovrà essere subito rimossa, come ha rivelato la stessa attrice sui social, mettendo in guardia tutte le donne ed esortandole sempre a chiedere un secondo parere.

“Ho appena avuto un’altra diagnosi errata e subìto una procedura medica sbagliata – ha dichiarato su Instagram -. Questa volta doppia epidurale. Con il peggioramento del dolore sono andata a chiedere un secondo parere. Ho un grosso fibroma che deve essere rimosso. Cercate un secondo parere. Può salvarvi la vita. Avrò bisogno di almeno 4-6 settimane per ristabilirmi appieno ma va tutto bene”.

Ma vediamo che cos’è il tumore fibroide, o fibroma, la malattia di Sharon Stone.

Cos’è il fibroma, la malattia di Sharon Stone

La malattia di Sharon Stone è il tumore fibroide, o fibroma, che rappresenta la neoplasia benigna femminile dell’utero più frequente e interessa in particolar modo le donne in età fertile. Si tratta di una massa nodulare formata da tessuto muscolare e fibroso che può avere dimensioni assai variabili, da pochi millimetri a diversi centimetri e anche oltre.

Esistono diversi tipi di fibroma uterino, che possono essere contemporaneamente presenti nell’utero. I fibromi possono essere singoli o multipli e possono svilupparsi verso la cavità uterina, nello spessore della parete uterina o verso l’esterno dell’utero. In particolare, se vengono trascurati, i fibromi possono compromettere in maniera importante la qualità della vita di chi ne soffre: il dolore e i flussi emorragici inducono spesso a modificare il proprio stile di vita, rinunciando ad esempio all’attività fisica, agli impegni di lavoro e alle occasioni sociali. La malattia di Sharon Stone, infatti, può provocare irregolarità nel ciclo mestruale, con flussi abbondanti e molto spesso anche emorragici, che possono causare anemia. Inoltre i fibromi causano molto spesso dolori sia durante il ciclo, sia durante i rapporti sessuali. Se sono di grande dimensione, possono anche determinare incontinenza urinaria, stitichezza e la sensazione di avere un peso nella zona pelvica. Infine, possono anche causare infertilità o rappresentare un rischio di aborto spontaneo durante la gravidanza.

Il numero e il volume dei fibromi tende ad aumentare con l’età, raggiungendo il picco massimo tra i 40 e i 50 anni: nel 70% delle donne compaiono entro i 50 anni. Dato importante: dal 20 al 50% dei fibromi è sintomatico.

Le cause del fibroma

Le cause del fibroma che, lo ricordiamo, è la malattia di Sharon Stone, non sono ancora chiare, ma si pensa che alla loro formazione concorrano fattori sia genetici, sia ormonali. Queste neoplasie benigne tendono infatti a manifestarsi con più frequenza tra le donne di una stessa famiglia e ad un’età sempre più precoce. Inoltre, i fibromi uterini sono ormone-dipendenti e quindi estrogeni e progesterone ne facilitano la crescita: si capisce dunque perché, dopo la menopausa e il conseguente calo di estrogeni, la dimensione dei fibromi tende a diminuire.

I fattori di rischio

Esistono diversi fattori di rischio per i fibromi:

  • Familiarità: se la madre presenta fibromi, la figlia ha un rischio di svilupparne a sua volta 3 volte maggiore rispetto alla media
  • Età: sono più comuni tra i 30 e i 50 anni
  • Etnia: le donne afro americane sembrano avere un rischio maggiore di sviluppare fibromi
  • Prima mestruazione precoce: prima dei 10 anni
  • Assenza di gravidanze
  • Alimentazione: consumo elevato di carne rossa, alcol e caffè, consumo ridotto di frutta e verdura
  • Stile di vita: sedentarietà e stress
  • Carenza di vitamina D
  • Obesità e sovrappeso
sharon stone malattia