Papa Francesco, leader di 1,3 miliardi di cattolici nel mondo, oggi vola nello stato del Golfo del Bahrein per promuovere i legami con l’Islam in un viaggio oscurato dalle critiche alle violazioni dei diritti umani. Si tratta del secondo viaggio di un papa nella penisola arabica dopo il viaggio di Francesco negli Emirati Arabi Uniti (UAE) del 2019. Tale viaggio ha come obbiettivo quello di incoraggiare il dialogo interreligioso tra musulmani e cristiani e vedrà il pontefice condurre una preghiera per la pace in una vasta cattedrale moderna aperto lo scorso anno. Ma le critiche alla situazione dei diritti umani del Bahrain sono già esplose prima del viaggio di Francesco, che durerà fino a domenica, poiché i gruppi internazionali per i diritti umani lo esortano a denunciare presunti abusi contro sciiti, attivisti e figure dell’opposizione nella monarchia guidata dai sunniti.
Il programma ufficiale del Pontefice in Bahrein
Il Santo Padre, che probabilmente sarà per lo più confinato su una sedia a rotelle a causa di un ricorrente dolore al ginocchio, dovrebbe arrivare alle 16:45 ora locale (1345 GMT) e condurre una “visita di cortesia” con il re Hamad bin Isa Al-Khalifa dopo una cerimonia di benvenuto.
Poi terrà un discorso alle autorità, ai diplomatici e ai membri della società civile, secondo il suo programma ufficiale.
Venerdì, Francesco parlerà al “Bahrain Dialogue Forum: East and West for Human Coexistence”, organizzato dal Muslim Council of Elders con sede negli Emirati Arabi Uniti, seguito da un incontro privato con lo sceicco Ahmed al-Tayeb, grande imam del prestigioso Cairo- con sede ad Al-Azhar, la più alta istituzione sunnita dell’Egitto.
Papa Francesco: “Un cammino all’insegna del dialogo”
Durante il suo pontificato, il papa argentino ha reso prioritario il contatto con le comunità musulmane, visitando i principali paesi musulmani come Egitto, Turchia e Iraq e, più recentemente, a settembre, in Kazakistan.
Martedì Francesco ha chiesto ai fedeli riuniti in piazza San Pietro di pregare per il suo prossimo viaggio, definendolo “un cammino all’insegna del dialogo”.
La visita di Francis in Bahrain arriva durante il recente esame dei diritti del vicino Qatar – in particolare il trattamento dei lavoratori migranti a basso reddito, delle donne e della comunità LBGTQ – in vista della Coppa del Mondo di fine mese, che sta ospitando.
Ma martedì, Human Rights Watch e altri otto gruppi per i diritti umani hanno chiesto a Francesco di premere pubblicamente sul Bahrain per “fermare tutte le esecuzioni, abolire la pena di morte e indagare seriamente sulle accuse di tortura e sulle violazioni del diritto a un processo equo”.
I gruppi hanno anche invitato Francesco a chiedere una migliore protezione dei lavoratori migranti e il rilascio di esponenti dell’opposizione, giornalisti e altri ancora incarcerati dopo la repressione seguita alle proteste a favore della democrazia nel 2011.