“Mangiabanane”, insulti razzisti a Fano contro una calciatrice di 15 anni. È accaduto, domenica scorsa, di pomeriggio, fuori dal campo dell’Alma Juventus Fano, dove si stava disputando un match di ragazze under 17 tra la squadra ospitante e l’Ancona Respect, di cui la giovane in questione – nata e cresciuta in Italia da genitori nigeriani – fa parte. Sono volate parole offensive come “Ti sbianco” e a pronunciarle, come riportano i media locali, sarebbe stato il padre di una delle avversarie.
“Uno dei genitori è intervenuto immediatamente. Si è arrabbiato moltissimo e lo ha rimproverato ad alta voce. ‘Ma come si fa a dire queste cose a una bambina’, diceva. E ancora: ‘Non ti vergogni? Potrebbe essere tua figlia’. Per il resto, non ho avvertito una vera e sincera reazione da parte degli altri presenti. Qualche ghigno e una certa indifferenza, sì”,
dichiara la ragazza al Corriere della Sera che avrebbe ricevuto altri epiteti razzisti in occasioni precedenti.
“Mangia banane”, insulti razzisti a Fano contro calciatrice
Il Resto del Carlino riporta le parole di Silvana Pazzagli, la presidente della società Ancona Respect, in cui milita la giovanissima. Il quotidiano scrive:
La calciatrice domenica pomeriggio non stava giocando, ma aveva comunque raggiunto la squadra e aveva commentato un rigore, dicendo che secondo lei non c’era. È stato a quel punto che un genitore di una giocatrice della squadra avversaria, Alma Juventus Fano, l’avrebbe insultata in malo modo. Un gesto subito condannato da altri genitori presenti all’incontro.
“Lei non intende denunciare il fatto alle forze dell’ordine, è sufficiente quanto già fatto da noi, lo abbiamo detto pubblicamente attraverso i social per far sapere quanto accaduto. Le denunce penali non servono, chi di dovere può intervenire anche così perché i fatti sono noti e sono stati raccontati. Ci auguriamo che si prendano provvedimenti. Davanti a genitori maleducati noi, in passato, sempre a Fano, abbiamo già provveduto a non farli più partecipare alle partite“.
spiega Pazzagli secondo la quale, nei quattro anni di presenza della ragazzina, nata in Italia, ci sarebbero stati tre episodi di insulti razzisti.
Lega Pro: “Il razzismo è sempre in agguato”
Ferma presa di posizione della Lega Pro.
“Il razzismo è un virus che muta facilmente e invece di sparire si nasconde, ma è sempre in agguato. Le espressioni di razzismo rinnovano in noi la vergogna dimostrando che i progressi della società non sono assicurati una volta per sempre” . Ricordando le parole di Papa Francesco la Lega Pro vuole esprimere la ferma condanna a quanto è successo alcuni giorni fa ad una giovane calciatrice dell’Ancona Respect dicendo fermamente NO al razzismo e a tutte le forme di discriminazione. Alla giovane della squadra femminile Ancona Respect giunga la solidarietà di tutta la Lega Pro. La aspettiamo sul campo e sugli spalti dello stadio di Ancona pronti a premiarla in nome del calcio vero fatto solo di gioia, amicizia e rispetto”
dice il presidente Francesco Ghirelli.