Completata la squadra di governo con la nomina dei sottosegretari e dei viceministri, i riflettori si accendono ora sul Parlamento ed in particolare sulle presidenze delle commissioni permanenti di Camera e Senato oltre alle bicamerali. Un sudoku che interessa maggioranza ed opposizione e che rappresenta per ogni partito l’ultima chance di aumentare il proprio “peso” all’interno del Parlamento.

La fetta più grossa spetta ovviamente a Fratelli d’Italia che dovrà, prima della conferenza dei capigruppo, riunire i senatori ed eleggere il nuovo presidente, in pole c’è Lucio Malan. Al partito della premier Meloni dovrebbero andare le presidenze di 5 commissioni a palazzo Madama e 7 alla Camera. Di queste, una tra Giustizia ed Affari costituzionali e la Bilancio con Nicola Calandrini. In forse la presidenza di una delle due commissioni Agricoltura calcolando che il ministro è sempre in quota Fdi. Alla Lega invece dovrebbero andare tre presidenze di commissione al Senato e quattro alla Camera. A palazzo Madama ci sarebbe Giulia Bongiorno in pole per la Giustizia, le Attività produttive andrebbero invece Roberto Marti.

Alla Camera al partito di Salvini dovrebbe andare la commissione Difesa, la presidenza dell’ Agricoltura mentre Igor Iezzi potrebbe invece essere il nuovo presidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio e Alberto Gusmeroli andrebbe a presiedere la Finanze sempre alla Camera. In alto mare ancora la scelte di Forza Italia. Difficile che il partito di Silvio Berlusconi riesca a spuntarla nella trattativa per ottenere più posti rispetto alla quota designata per le commissioni. Agli azzurri dovrebbero andare 2 presidenze al Senato e tre alla Camera tra cui la Bilancio con Roberto Pella, mentre Francesco Battistoni sarebbe in pole per la commissione Agricoltura. A palazzo Madama invece Stefania Craxi potrebbe essere rieletta presidente della commissione Esteri.

Non meno complicata è la trattativa tra i partiti dell’opposizione per la presidenza commissioni di Vigilanza Rai ed il Copasir. Al momento i nomi che circolano sono quelli di Enrico Borghi e Lorenzo Guerini (entrambi Pd) per la guida del Copasir mentre al M5s andrebbe la presidenza della commissione di Vigilanza Rai con Maria Elena Boschi.