Dopo esser arrivato carico a Parigi-Bercy, Novak Djokovic ha conquistato la prima vittoria nel torneo e si è lasciato andare in una lunga intervista in cui ha parlato anche del ranking ATP e di conseguenza di Carlos Alcaraz. Nonostante il talento immenso, difatti, il serbo quest’anno non potrà puntare alla vetta della classifica ma ciononostante da grande sportivo Nole ha saputo rendere omaggio al giovanissimo spagnolo:

Ha avuto un anno incredibile, l’ho detto in precedenza ma non mi dispiace ripeterlo. Merita di essere in quella posizione per i risultati che ha avuto. Insomma, i risultati sono il miglior tipo di misurazione che puoi avere per il ranking. Sai, ha vinto uno Slam, ha giocato costantemente bene. Ha vinto due, credo, eventi Masters. Anche se ha solo 19 anni, gioca con molta maturità, e sappiamo anche con molta energia. Ma ha un grande allenatore, qualcuno che è stato nei suoi panni, un ex n. 1, Ferrero. Penso che sia perfetta la combinazione tra loro due.

Poi un passaggio sull’allenatore:

Ferrero sa esattamente cosa sta attraversando, come può aiutarlo mentalmente, non solo dal punto di vista del gioco, per gestire tutte le pressioni dell’essere il numero 1, quando all’improvviso tutti vogliono detronizzarti. Ci sono molte cose su cui farà più esperienza, è solo un inizio per lui. Ma ha fame di successo, lo ha detto, puoi vederlo dal modo in cui gioca. Adesso è in una posizione in cui deve proteggere punti o proteggere questa posizione, che è diversa, molto, molto diversa. Quando sei l’inseguitore, hai meno pressione, ma quando sei inseguito, e tutti vogliono essere dove sei tu, cambia mentalmente. Quindi vedremo come se la caverà, ma dov’è è assolutamente meritato

ATP Parigi-Bercy, Djokovic commenta la prima vittoria

Nel frattempo, come anticipato Djokovic si è goduto la prima vittoria del torneo a proposito della quale ha dichiarato:

Sono contento di come ho giocato. Quando le possibilità si sono presentate, sono stato in grado di sfruttarle, anche se ho mancato alcune palle break. Ma è stata una prima partita molto impegnativa, contro un ragazzo che serve molto bene, forte e veloce. Prima e seconda di servizio, rischia molto con la seconda, e in realtà non sembra neanche che stia rischiando troppo, perché non ha fatto troppi doppi falli, anche se nel tiebreak del primo set, in alcuni momenti in cui avevo bisogno di un punto, o nel secondo set quando gli ho strappato il servizio, ha fatto un doppio fallo cruciale per mettermi in una condizione migliore per fare il break o vincere un tiebreak. Gioca a tennis a bassa percentuale da quel punto di vista, ma per lui funziona.