Il governo mette una stretta sui rave e sulle manifestazioni pubbliche con più di 50 partecipanti. Con tanto di sanzioni, cautelati e pecunarie, molto aspre per i trasgressori. Le opposizioni sono particolarmente attive in queste ore per esprimere, contro la norma, tutto il loro dissenso. Va avanti per la sua strada Giorgia Meloni: la Presidente del Consiglio dei Ministri difende la bontà del proprio provvedimento e, per mezzo di una nota stampa e dei suoi mezzi social, ne rivendica l’importanza e l’efficacia.

Ho letto – scrive su Facebook – diverse dichiarazioni da parte di esponenti dell’opposizione in merito alle misure prese in Consiglio dei ministri sui cosiddetti rave party abusivi. Innanzitutto vorrei dire che è una norma che rivendico e di cui vado fiera perché l’Italia – dopo anni di governi che hanno chinato la testa di fronte all’illegalità – non sarà più maglia nera in tema di sicurezza. È giusto perseguire coloro che – spesso arrivati da tutta Europa – partecipano ai rave illegali nei quali vengono occupate abusivamente aree private o pubbliche, senza rispettare nessuna norma di sicurezza e, per di più, favorendo spaccio e uso di droghe

Stop ai rave: le parole di Meloni

La Premier, poi, commenta le parole di chi vede nel provvedimento una stretta alla libertà di espressione. E, quindi, di manifestazione. Così Giorgia Meloni nel merito:

Le strumentalizzazioni sul diritto a manifestare lasciano il tempo che trovano, ma vorrei rassicurare tutti i cittadini – qualora ce ne fosse bisogno – che non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso. A negarlo in passato, semmai, sono stati proprio coloro i quali oggi attaccano i provvedimenti del nostro Esecutivo, difendendo di fatto chi invade terreni ed edifici altrui. Abbiamo dimostrato che se lo Stato c’è, può garantire ai cittadini di vivere in una Nazione più sicura e che anche in passato si sarebbero potuti arginare episodi simili. Infine, vorrei ringraziare le Forze dell’Ordine che hanno gestito in modo ordinato e in piena sicurezza lo sgombero del capannone a Modena

Lupi dà manforte

Maurizio Lupi di Noi Moderati, l’altro pezzo di maggioranza di governo, dà manforte alle parole della Premier. Le sue parole:

Non c’è alcun pericolo di limitazione della libertà di manifestazione e anche di dissenso, come è sempre stato nel nostro Paese. Altro discorso è una cosa che tutti noi avevamo detto, pensando a quanto accaduto a Viterbo, cioè che questi raduni rave sono vergognosi, mettono a rischio l’incolumità personale e quella pubblica, non a caso il vecchio governo ci stava lavorando da un anno. Poi, se la norma è scritta male la si correggerà, ma la sostanza rimane