Possedeva almeno 200.000 file di pedopornografia, che ritraevano minori di età compresa tra gli 8 e i 14 anni. La Polizia Postale di Firenze ha arrestato un cittadino statunitense di 61 anni, residente in Toscana, con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. L’operazione in flagranza di reato è scattata la sera di sabato 29 ottobre con l’impiego del personale del COSC, il Centro operativo per la sicurezza cibernetica toscano. Gli agenti hanno scoperto sul computer dell’uomo circa 200.000 file, realizzati sfruttando minorenni.

Pedopornografia in Toscana, il responsabile è già noto alle forze dell’ordine

Tutto è iniziato sulla base di una segnalazione del Servizio di Polizia postale e delle comunicazioni. Le indagini, coordinate dal Tribunale di Firenze, hanno avuto luogo grazie alla collaborazione tra l’organismo toscano e quello statunitense. Era ormai da mesi che il COSC toscano stava monitorando il 61enne, sospettato di essere in possesso di un hard-disk contenente numerosi video e immagini di carattere pedopornografico. L’uomo abitava nelle campagne vicino Firenze, ospite di persone conosciute anni prima nell’ambito di una comunità buddhista. Negli Stati Uniti aveva già scontato una condanna a undici anni per reati di pedopornografia.

Venerdì pomeriggio è stato rintracciato nella zona della Val d’Elsa, in un territorio campagnolo. Intercettato dalla cybersicurezza, il cittadino statunitense ha subito ammesso di detenere illecitamente il materiale pedopornografico. Durante la perquisizione dei suoi dispositivi elettronici, è emerso un quantitativo esorbitante di file illeciti, catalogati e collezionati dall’indagato “con maniacale precisione” nel corso degli anni, come spiegato dalla Polposta. Nel materiale ritrovato compaiono minori, orientativamente tra gli 8 e i 14 anni, coinvolti in abusi sessuali o ritratti in posizioni sessualmente esplicite. Il nucleo della Polizia postale toscana ha accertato che l’arrestato avesse interagito più volte, anche recentemente, col materiale in questione. Per garantirsi una navigazione anonima sul “dark web”, il 61enne adoperava specifici software illegali che coprissero le sue malefatte.

Tenendo conto della pericolosità dell’indagato e dell’estrema gravità delle sue gesta, la Polizia postale ha provveduto ad arrestare l’uomo, che si trova ora detenuto nel carcere di Sollicciano, a Firenze.

Pedopornografia, in Toscana è la seconda operazione nel giro di un mese

Si tratta della seconda operazione per questo tipo di reati in Toscana nel giro di un mese. Due pensionati e un cittadino albanese, infatti, erano stati condannati per prostituzione minorile e pedopornografia. Avrebbero adescato decine di minorenni, drogandole e facendole ubriacare. I fatti sarebbero durati circa quattro anni, fra il 2017 e il 2021. Il modus operandi dei criminali era sempre lo stesso: adescavano sui social le minorenni, convincendole in cambio di denaro a inviare loro foto e video che venivano poi condivisi in una chat con decine di altre persone. Le vittime di abusi sarebbero state almeno tre: in uno dei casi, una delle ragazze sarebbe stata indotta ad accettare un rapporto sessuale, dietro la promessa di un lavoro. In un’altra occasione, una minore sarebbe stata persino costretta a prostituirsi, con uno degli accusati che avrebbe trattenuto gran parte dei profitti ottenuti.


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