Lockdown nell’area della fabbrica Foxconn, in Cina: lo hanno imposto le autorità cinesi per 600 mila persone nel territorio dove si trova il più grande stabilimento per la produzione di iPhone al mondo, a Zhengzhou, dopo la fuga di molti dipendenti che scappavano dal rischio di restrizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19. Nessuno, tranne i volontari e i lavoratori ritenuti essenziali, potrà lasciare la propria abitazione, se non per sottoporsi al tampone o per ricevere cure mediche, hanno reso noto i funzionari della zona economica di Zhengzhou, nella provincia interna dello Henan. Il distretto ha dichiarato che tutte le aziende presenti sul territorio dovranno passare al lavoro da casa per i dipendenti, con l’esclusione di quelle ritenuti essenziali, senza ulteriore specificazione. Inoltre, solo i veicoli sanitari e quelli adibiti alla consegna di generi essenziali saranno ammessi nelle strade, e tutti i residenti nella zona dovranno sottoporsi quotidianamente al tampone.
Lockdown nell’area della fabbrica Foxconn, in Cina
Secondo quanto dichiarato da Foxconn, che conta circa 300mila dipendenti nella fabbrica di Zhengzhou, lo stabilimento manterrà la gestione a circuito chiuso: nei giorni scorsi era emerso un “piccolo numero di dipendenti” contagiati dal Covid-19, ma il focolaio non avrebbe comportato danni alla produzione, definita “generalmente stabile”. La società ha dichiarato nel fine settimana che aveva iniziato a effettuare tamponi su tutti i residenti, e si era offerta per trasportare al di fuori della fabbrica le persone che volevano andarsene, dopo che erano emersi sui social video della fuga di massa dall’impianto. Le autorità locali avevano chiesto ai dipendenti in uscita dalla Foxconn di registrarsi prima del rientro a casa e di sottoporsi alla quarantena all’arrivo, e ieri l’azienda aveva promesso di quadruplicare i bonus per i dipendenti disposti a rimanere all’interno dell’impianto.
Covid Cina, contagi oggi
Oggi la Cina ha avuto, per il terzo giorno consecutivo, oltre duemila casi di contagio da trasmissione interna, e sono schizzati i casi nella provincia dove ha sede l’impianto della Foxconn. La Cina conta oggi 409 contagi accertati (di cui 125 nello Henan) e 2.346 asintomatici (295 nello Henan).
Il governo centrale mantiene una rigida politica di tolleranza zero verso il Covid-19, con lockdown improvvisi anche per numeri molto bassi di contagi e tamponi di massa per milioni di persone, con ripercussioni economiche e sociali. Secondo stime degli analisti di Nomura svolte a fine ottobre, sono oltre duecento milioni le persone sottoposte a lockdown o ad altre restrizioni che vanno a incidere su circa un quarto del prodotto interno lordo cinese, e attualmente si registrano focolai in più di cinquanta città.
Lavoratori scappano dalla fabbrica Foxconn
Un esodo di massa ha colpito la più grande fabbrica di assemblaggio al mondo di iPhone del contractor Foxconn, nel cuore della Cina, complice il lockdown deciso contro i focolai di Covid-19. Nell’impianto di Zhengzhou, capoluogo dell’Henan, decine di lavoratori hanno sfondato un blocco per evitare la quarantena dopo i casi accertati nel campus Foxconn.