Sarà un Natale senza luminarie a Gragnano, e la magia vacilla. Giorgia Meloni ha annunciato azioni concrete del Governo contro il folle caro bollette ma al momento restano agli atti richieste economiche illogiche che stanno mettendo in ginocchio privati e istituzioni. Ne è esempio la scelta forzata che ha dovuto prendere il Comitato Commercianti in occasione di un incontro con l’Amministrazione Comunale in cui è emerso che quest’anno era impossibile illuminare il centro del paese nei pressi di Napoli. E’ una rinuncia simbolica perché, se da una parte non comporta sacrifici vitali come potrebbe essere non accendere il riscaldamento in un’abitazione, dall’altra rende più grigio un momento dell’anno in cui tutto dovrebbe essere gioioso. E questo dopo due anni di lockdown e Covid e quasi uno di guerra in Ucraina. La speranza è che questo “Grinch dei consumi” sproni definitivamente chi di dovere ad agire.

Natale senza luminarie a Gragnano, le dichiarazioni

Tra un paio di mesi, i bambini non potranno godersi le lucette natalizie al centro di Gragnano. Il perché lo spiegano con queste parole la Sindaca Patrizia Calza e l’Assessore al Commercio Marco Caviati:

“Si è voluto un confronto con i titolari dei pubblici esercizi per affrontare insieme il tema del canone energia. I commercianti presenti, in relazione alla complessità del periodo storico che stiamo vivendo, si sono posti il problema se fosse utile ed educativo riproporre le luminarie, magari anche in forma ridotta come suggerito dall’Amministrazione, in un momento in cui tanti lamentano crisi e difficoltà nell’affrontare il caro bollette. È prevalsa l’idea di rinunciarvi e sappiamo che, già in tanti, appena è circolata la notizia, hanno approvato questa decisione. Segno di un grande senso di responsabilità diffuso.”

Un nuovo periodo di austerity

La notizia del Natale senza luminarie a Gragnano arriva dopo altri provvedimenti in materia di risparmio che il Comune ha già preso come:

  • lo spegnimento di alcuni tratti stradali come le ciclabili
  • lo spegnimento di un numero consistente di lampioni per alcune ore a notte fonda

E’ chiaro che, seguendo questo trend, sarebbe stato incoerente predisporre le luminarie di Natale ancor più considerando che le luci sarebbero state comunque presenti solo nel capoluogo e non nelle frazioni. In tal senso gli amministratori si esprimono così:

“Rimarrà invece illuminato, di fronte alla chiesa di San Michele, l’Albero di Natale la cui accensione avverrà di concerto con alcuni iniziative concordate con la Pro Loco. Albero che, ci teniamo a dirlo, verrà allestito utilizzando una pianta che comunque sarebbe stata abbattuta dai proprietari per motivi di sicurezza così come facciamo ogni anno.”

Non proprio feste rovinate quindi. E i segnali di voglia di superare la crisi ci sono tutti. Lo dimostrano le dichiarazioni del governo Meloni sul fatto che abbia intenzione di inserire anche all’interno della mensilità di dicembre l’indennità una tantum che dovrebbe essere erogata proprio nel mese di novembre per quanto riguarda i dipendenti e i pensionati. Un bonus Natale che tanto farebbe comodo alle persone.