Ginnastica ritmica denunce da parte di alcune atlete, Gherardo Tecchi, presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, non fa sconti a nessuno:
“Il nostro è uno sport giovanissimo con la maggior parte dei tesserati che è sotto i 18 anni e su queste cose dobbiamo avere particolare attenzione. Prima di tutto arriva l’atleta, quello che sta succedendo mi ha lasciato esterrefatto, abbiamo massimo rispetto degli atleti e questa cosa sarà valutata dagli organi competenti”,
così Tecchi parlando nel corso di una conferenza stampa con il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, ed il presidente del Coni, Giovanni Malagò al termine dell’incontro sul caso dei presunti abusi psicologici denunciati a mezzo stampa da due ex atlete della nazionale italiana di ginnastica ritmica.
Ginnastica ritmica denunce da parte di alcune ex atlete, esterafatto il presidente della Federazione Ginnastica d’Italia
“Noi abbiamo due strutture, Procura federale ed il Safeguarding Officer che è stato istituito ad inizio anno e che è nata per evitare che accadano queste cose e composto da tre professionisti, il professor Matera, Silvia Salis che è vicepresidente del Coni e lo psicologo Mauro Gatti “
ha spiegato Tecchi,
“So che hanno convocato le ragazze per il prossimo giovedì e io non saprò nulla fino alla fine ed è giusto che sarà così. Per noi la cura dell’atleta è fondamentale sia dal punto di vista psicologico che da quello tecnico. Le allenatrici vivono nel loro appartamento. Il nostro movimento voglio che sia il più lindo possibile, il più trasparente possibile”.
Denunce delle ginnaste: “Umiliazioni e insulti”
I riflettori sulla ginnastica artistica si sono accesi dopo le denunce di due ex ‘farfalle’ della Nazionale italiana. Attraverso il quotidiano Repubblica, Nina Corradini e Anna Basta hanno infatti raccontato umiliazioni, costrizioni e pressioni subite, soprattutto in merito al mantenimento del peso.
“Insulti se non dimagrivo, per questo sono scappata dal calvario della ginnastica ritmica”
hanno raccontato al quotidiano. La Federginnastica aveva chiesto alla procura federale di fare luce sottolineando che “la Fgi non tollera alcuna forma di abuso ed è sempre al fianco di tutti i propri tesserati”. Entrambe hanno lasciato lo sport ed evidentemente con i loro sfoghi pubblici hanno aperto la strada alle denunce di altre atlete di ginnastica ritmica. Nina Corradini ha anche aperto una rubrica social, ‘Non siete soli’, per sensibilizzare i giovani su questo argomento anche in relazione al disturbo del comportamento alimentare. Anna Basta ha rivelato di essere persino arrivata a pensare al suicidio e, anche per questo motivo, di avere deciso con l’amica Nina di “non stare più zitte”.
Nel frattempo altre due giovani atlete della ginnastica ritmica di Brescia, sorelle, hanno presentato un esposto, pare senza aver fornito nomi e cognomi di allenatori e dirigenti, già al vaglio del sostituto procuratore della città lombarda Alessio Bernardi. La firma sull’esposto è quella della madre delle due sorelle che ha denunciato i presunti maltrattamenti psicologici subiti dalle figlie da parte degli allenatori della palestra che frequentavano le minori.