Accensione riscaldamento Varese 2022. Il Comune di Varese ha pubblicato l’ordinanza firmata dal sindaco che posticipa al 3 novembre l’accensione degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento.

Accensione riscaldamento Varese 2022

La decisione, spiegato il sindaco Galimberti, è stata presa per il persistere su Varese delle alte temperature al di sopra delle medie stagionali e in considerazione dell’attuale crisi energetica. L’ordinanza ha anche una valenza ambientale perché gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante fonte di emissioni di inquinanti. Il provvedimento non si applica a:

  • ospedali,
  • cliniche,
  • case di cura e ricovero per azioni e minori,
  • strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. 
  • scuole materne, asili nido

Piano nazionale

Il provvedimento, che considera le previsioni del Centro Geofisico Prealpino che indicano la persistenza anche nei prossimi giorni di una favorevole situazione climatica, si inserisce all’interno del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, che prevede l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento. Per arginare le conseguenze dello stop alle forniture di gas dalla Russia infatti, oltre alla riduzione di un’ora al giorno per l’accensione degli impianti di riscaldamento, il decreto del governo prevede anche 15 giorni in meno per il riscaldamento quest’anno, con slittamento di una settimana della messa in funzione dei termosifoni e anticipo di altri sette giorni per lo spegnimento. E’ stato stilato un calendario per tutta Italia, con una divisione in zone.

Protesta dell’Associazione Articolo Tre

L’Associazione Articolo Tre ha indirizzato una lettera al sindaco Galimberti per chiedergli di rivalutare l’ordinanza:

“Vero è che le previsioni meteorologiche di questi giorni volgono al bello, ma è vero anche che persone fragili, di cui la nostra associazione è portavoce, possano aver bisogno comunque di temperature più miti all’interno delle loro abitazioni.
Pensiamo ad esempio agli infermi, a chi deve fare uso di sedia a ruote, agli stessi anziani. Sarebbe stato pertanto preferibile che il sindaco di Varese si fosse allineato a sindaci di altri comuni, nei quali si è fatto appello al buon senso dei cittadini circa l’accensione degli impianti di riscaldamento, senza dover per forza ricorrere ad imposizioni che trascurano i bisogni dei più deboli.
Riteniamo la cittadinanza varesina dotata di tale buon senso, che sappia da sé quando sia il momento di accendere il riscaldamento.
Me c’è chi ha dei bisogni particolari ed essi non possono essere dimenticati”.