Nuovo reato anti rave party, punito con una reclusione da tre a sei anni e che si applica quando più di cinquanta persone invadono terreni o edifici, pubblici o privati, da cui può derivare “un pericolo per l’ordine pubblico”. La norma è contenuta nel decreto legge del governo Meloni pubblicato in Gazzetta ufficiale, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Decreto anti rave party, il commento di Bandecchi
Sul tema è intervenuto il coordinatore di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi:
“Concordiamo col governo sulla necessità di una soluzione per impedire il fenomeno dei rave party fuori da ogni regola, ma la norma approvata è un errore e deve essere modificata. Quanto previsto nel decreto del Governo è troppo discrezionale e apre a pericolosi possibili scenari forieri di una compressione di diritti fondamentali, come la libertà di espressione. Questa norma, nata in teoria per i rave party, potrebbe valere nel caso di flash mob, di occupazioni scolastiche, di altri tipi di manifestazioni spontanee e democratiche. La decisione nel merito, e cioè se la manifestazione sia o meno pericolosa per l’ordine pubblico, è troppo discrezionale e quanto previsto nel decreto sarebbe interpretato, nella migliore delle ipotesi, diversamente da una Prefettura all’altra . Inoltre, la pena da tre a sei anni di reclusione è totalmente sproporzionata, mentre sarebbe più opportuno aumentare le multe”.
Bandecchi conclude:
“Con la libertà ed i diritti fondamentali delle persone non si scherza e non sono ammessi errori, per evitare nostalgici testacoda, strumentalizzazioni e improbabili -ma possibili- derive autoritarie. Invito pertanto la Presidente Meloni ad abrogare o modificare -immediatamente- il decreto approvato in Consiglio dei Ministri e spazzare via ogni possibile rischio di arbitrarie e inconcepibili compressioni dei diritti civili”