Guerra in Ucraina ultime notizie. La stretta attualità conduce nuovamente nella capitale Kiev, dove negli ultimi giorni hanno continuato a suonare gli allarmi aerei. La città si trova ora a fare i conti con i gravi danni subiti dalle infrastrutture energetiche (distrutto il 40% secondo la Difesa ucraina), in vista di una stagione invernale che si preannuncia comunque rigida.
Il sindaco di Kiev, l’ex pugile Vitali Klitschko, ha formalmente attivato il piano di emergenza energetica per l’inverno predisponendo tre diversi scenari. Il peggiore, ha raccontato, è “quello in cui non ci saranno elettricità, acqua e riscaldamento”: per questo sono in allestimento oltre mille postazioni dotate di generatori e di scorte di beni di prima necessità, come l’acqua. Prosegue intanto il razionamento delle materie prime.
Guerra in Ucraina, gli ultimi aggiornamenti sul dossier grano
Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina parlano anche di difficoltà estese all’intera nazione. L’allerta aerea per oggi è diramata in sette regioni: Dnipropetrovsk, Poltava, Cherkassy, Kirovograd, Mykolaiv, Kharkiv e Zaporizhzhia.
Tiene banco anche il dossier grano, dopo le lunghe trattative tra le parti che sembrano andare verso la fine del blocco imposto dalla Russia. Nel suo consueto videomessaggio, il presidente Volodymyr Zelensky ha sostenuto che i corridoi attraverso cui viene scortato il grano necessitano “di una protezione affidabile e a lungo termine”.
Lato istituzionale, proseguono i contatti tra Europa e Onu nelle figure di Josep Borrell (Alto Rappresentante Ue) e Antonio Guterres (Segretario generale Onu). Quest’ultimo ha presenziato al vertice della Lega Araba ad Algeri, parlando di “accordi in corso d’opera”.
Intesa Russia-Iran sulla fornitura di armi
Sul versante bellico prosegue il timore dell’Occidente in merito alla possibile collaborazione tra Russia e Iran, sebbene quest’ultima abbia negato qualsiasi coinvolgimento. Ma fonti vicine agli ambienti diplomatici russi fanno trapelare l’indiscrezione secondo cui il Cremlino starebbe per acquistare un vasto lotto di missili balistici dal suo partner arabo.
Se l’operazione dovesse concludersi, la Russia si ritroverebbe con un vantaggio competitivo enorme e potrebbe arrivare anche a Leopoli, quadrante occidentale dell’Ucraina finora poco esplorato se non a inizio conflitto. Ciò è testimonianza indiretta del fatto che Mosca stia terminando le munizioni a propria disposizione. Sulla vicenda è chiamata a prendere una decisione la Difesa degli Stati Uniti: l portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, si dice “preoccupato del possibile ruolo dell’Iran nel conflitto”.
Tuttavia, un prezioso aiuto per Kiev sarebbe in arrivo dall’azienda militare turca Bayrak, per bocca dello stesso amministratore delegato. Sul piatto i droni TB2, capaci di abbattere anche oggetti in volo e non solo a terra: un piccolo gioiello di tecnologia.
Le parole di Shoigu (ministro Difesa Russia)
Nella tarda mattinata moscovita sono poi arrivate anche le parole di Sergei Shoigu, il ministro della Difesa russa, a proposito delle strategie Nato.
Ebbene, per Shoigu la Nato ha intenzione di piazzare sul suolo ucraino (e di conseguenza al confine con il blocco sovietico) la cosiddetta “bomba sporca”. Ma dietro al volere della Nato si nasconderebbe la pressione degli Stati Uniti per controllare da vicino la situazione e “mantenere la leadership globale, anche a scapito dei suoi partner”. A tal proposito, Shoigu ha poi affermato che la Nato stessa sta incrementando in maniera consistente la sua presenza lungo la cortina.