Dopo una prima stagione dove ha battuto Leclerc, una seconda dove ha avuto più difficoltà del compagno di squadra, vincendo però il suo primo GP oltre a tre pole position, Carlos Sainz non vuole più accontentarsi.
Lo spagnolo ha preso confidenza con la monoposto, i 63 punti di distanza da Leclerc arrivano dalle prime quattro gare e, in ogni caso, la stagione della Rossa ha avuto troppi punti interrogativi per fare paragoni verosimili.
Lo sguardo è già al 2023 e lo spagnolo ritiene che il Mondiale non sia impossibile.
Il mio obiettivo è diventare campione del mondo un giorno. Spero che se l’anno prossimo ci sarà di nuovo una buona macchina, potrò essere in lotta fin dall’inizio. Non devo perdere il controllo nella prima parte di stagione, perché so che una volta che sono nella lotta, sono in grado di rimanerci. Questo sarà l’obiettivo, stiamo lavorando in Ferrari per ritornare ad avere quella macchina (vista nella prima metà dell’anno, nda) e per migliorare come squadra, in modo che se l’anno prossimo si ripresenterà l’occasione, non ce la lasceremo sfuggire. Ci sono cose di cui sono soddisfatto quest’anno, ad esempio sono migliorato molto dopo un inizio piuttosto difficile. Sono orgoglioso di questo, ma la stagione ha avuto un inizio difficile e anche se poi ho preso ritmo, ogni due o tre gare è successo qualcosa che non mi ha permesso di trovare continuità.
Nel frattempo Binotto ha risposto alle critiche sulla vettura, accusata di essere rigida.
Io credo che la direttiva tecnica abbia portato tanti fuori strada. La nostra è una macchina che per come è concepita da un punto di vista aerodinamico, più gira bassa e più è veloce. Questo è vero un po’ per tutte le macchine con questo tipo di regolamento con l’effetto fondo, ma la nostra in particolare. Se uno la analizza, siamo tra quelli che più di tutti girano più bassi degli altri, perché sappiamo che la nostra vettura è lì che trova della prestazione.