Tradizionale appuntamento con l’Angelus di Ognissanti per Papa Francesco, il quale ha speso nuove parole di preghiera a sostegno dell’Ucraina e del suo popolo.
Il Pontefice invita a “non dimenticarsi della martoriata Ucraina” e a pregare per la pace, che “non si raggiunge conquistando o sconfiggendo qualcuno, non è mai violenta, non è mai armata”.
Papa Francesco: “La Pace in Ucraina va costruita”
Città del Vaticano si addobba insieme a Papa Francesco per festeggiare Ognissanti e omaggiare con un nuovo messaggio di Pace l’Ucraina. Il Pontefice ha iniziato l’Angelus ricordando il ruolo dei Santi nella concezione religiosa cristiana, precisando che è sbagliato celebrarli come coloro che “in vita sono stati perfetti, sempre lineari, precisi”. Il Vangelo di oggi smentisce infatti questa visione stereotipata.
Ma la connessione tra attualità religiosa e geopolitica è molto forte, dal momento che Bergoglio ricorda una delle qualità simbolo dei Santi: la predisposizione a creare ambienti di pace intorno a sé. Ecco dunque che nella tradizione cristiana, i Beati sono coloro i quali costruiscono la pace, e non quelli che riposano in pace. Questo avviene perché la pace va costruita e “come ogni costruzione richiede impegno, collaborazione, pazienza”. Ci aspettiamo che “piova dall’alto o che invece arrivi con la forza e la potenza: per Gesù è il contrario“.
Il seme della pace deve poi germogliare a partire dal cuore, disarmarlo dai “pensieri aggressivi e dalle parole taglienti, dai fili spinati della lamentela e dai muri di cemento dell’indifferenza”. Per aprire la via alla pace servono azioni a sostegno del prossimo come perdonare, prendersi cura dei più deboli o di chi è in difficoltà, cancellando le ingiustizie.
Intanto per il Pontefice è tempo di un nuovo viaggio istituzionale in Bahrain, dal 3 al 6 novembre. L’ultimo in ordine temporale era stato lo scorso 13 settembre in Kazakhistan.