Nella serata di ieri, Lunedì 31 Ottobre, una violenta esplosione in una casa nel comune di Molini di Triora, nella provincia di Imperia, ha coinvolto e ferito sei ragazzi che in quel momento si apprestavano a festeggiare Halloween in compagnia.
Il terribile boato ha sventato l’edificio, ubicato più precisamente in via Marco Polo, poco lontano dal centro del comune dell’alta valle Argentina, vicino al confine con il Piemonte.
L’incidente ha coinvolto tutti gli occupanti dell’abitazione in quel momento, quattro ragazzi e due ragazze, tutti dall’età compresa tra i 17 e i 20 anni. Da quanto appreso, pare che il gruppo avesse deciso di festeggiare Halloween proprio nel comune di Triora, anche nota come “la città delle streghe”, dove era in programma una festa ad accesso limitato per le vie del paese.
Le cause dell’esplosione sono ancora in via di accertamento anche se i Vigili del Fuoco ipotizzano che sia stata innescata da una fuga di gas. Non è chiaro se questa fosse relativa al condotto comunale o se è da riferirsi ad una bombola di gas.
A causa dello scoppio, l’appartamento, di proprietà dei genitori di uno dei ragazzi feriti, è stato gravemente danneggiato. Per fortuna i danni strutturali non hanno pregiudicato la stabilità dell’intero edificio, poiché l’unità immobiliare è posta al piano terra di una piccola palazzina.
Il forte boato ha allertato il vicinato che immediatamente ha chiamato i soccorsi. Sul luogo dell’incidente sono dunque arrivati i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118. I pompieri hanno coordinato le operazioni di estrazione dalle macerie dei ragazzi. Il personale medico ha subito compreso la gravità dell’accaduto. Ed infatti tutti i ragazzi hanno subito gravissime ferite da esplosione, traumi e importanti lesioni da ustioni.
Una volta estratti i corpi dei ragazzi, gli operatori dei Vigili del Fuoco hanno dichiarato inagibili sia l’edificio da cui è partita l’esplosione sia due case accanto. Il sopralluogo, già fissato nella giornata di Mercoledì, dovrà ricostruire l’accaduto nonché accertare se i danni agli edifici investiti dallo scoppio siano o meno tali da pregiudicarne l’utilizzo da parte dei loro inquilini.
Esplosione Molini di Triora: le condizioni dei feriti
A causa dell’entità delle ferite riportate, tutti i giovani sono stati prontamente trasportati in Ospedale attraverso due mezzi di elisoccorso.
I quattro di loro che hanno riportato le lesioni più importanti sono stati condotti a Genova, al Centro Grandi Ustioni dell’Ospedale di Villa Scassi. I giovani sono stati intubati e ricoverati in gravissime condizioni, con ustioni di secondo e terzo grado che vanno dal 30 al 50 per cento della superficie corporea.
I due ragazzi rimanenti sono stati trasferiti rispettivamente uno all’Ospedale Borea di Sanremo e una all’Ospedale di Imperia.
Proprio quest’ultima ragazza è stata trasferita nella notte al Centro Grandi Ustioni e Chirurgia Plastica di Genova a causa delle condizioni critiche, che hanno richiesto anche l’intubazione. L’identità completa della ragazza non è ancora stata comunicata dalle autorità; di lei si conoscono solo le iniziali S.V. e l’età di 19 anni. La giovane ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 20 per cento del corpo, in particolare su mani, volto, collo e gambe.
È stato il direttore del reparto, il dottor Giuseppe Perniciaro a ragguagliare sulle condizioni dei cinque giovani ricoverati a Genova: tutti i ragazzi sono ricoverati in terapia intensiva, e i due più gravi di loro presso il reparto di Rianimazione dello stesso complesso ospedaliero.
Tutti necessitano di una serie interventi chirurgici destinati a limitare le ustioni e ad asportare i tessuti necrotici. La prognosi dei cinque è riservata e al momento starebbero ancora lottando tra la vita e la morte.
L’altro ragazzo rimane tuttora ricoverato presso l’Ospedale di Sanremo: il diciannovenne ha riportato ustioni al 18 per cento del corpo, che hanno coinvolto in special modo volto, braccia e gambe, ed un trauma da sbalzamento provocato dallo spostamento d’aria conseguente all’esplosione. Dalle informazioni trapelate, il giovane non sarebbe in pericolo di vita.