È una Licia Ronzulli piuttosto polemica quella che ha parlato a La Stampa. Dopo il termine delle nomine dei sottosegretari ha deciso di esprimersi togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, considerata anche la sua mancata nomina al governo, anche se sarà capogruppo al Senato.
Proprio lei che aveva cercato di nascondere l’ormai famoso foglio di Berlusconi ha le idee chiare sulla sua esclusione.
Mi è stato detto che la rete (la minoranza No Vax) si è scatenata. Ma la cosa che più mi ha fatto star male, non tanto per me quanto per quello che la mia famiglia è stata costretta a subire, è la violenza mediatica usata nel costruire un caso inesistente. E questo perché sono stata il capro espiatorio per coprire un disegno che non mi riguarda e non conosco. Ma non è molto importante ora: sono stata indicata e poi eletta per svolgere un lavoro bellissimo, quello di capogruppo al Senato. Cercherò di farlo al meglio, come sempre
Ronzulli: “Il governo sembra essere amico dei No Vax”
Licia Ronzulli si sofferma anche su un tema a lei molto caro, quello della sanità, parlando della decisione del governo di reintegrare i medici no-vax.
È il messaggio che potrebbe passare rivedendo di punto in bianco le norme che regolano la somministrazione dei vaccini. È anche per questo che auspico un processo graduale per il superamento delle misure anti Covid. La delegazione di Forza Italia su questo non getterà la spugna. (Sul reintegro dei medici non vaccinati) forse si sarebbe potuta attendere la scadenza naturale della misura, il 31 dicembre, così da evitare che la maggioranza silenziosa di chi, onorando il camice, si è responsabilmente vaccinato si sentisse sconfitto dalla minoranza chiassosa dei No vax. Ma se lo chiede a me, chi è No vax e quindi va contro la medicina e la scienza non dovrebbe operare in campo sanitario.