È stato arrestato il possibile assassino di Filippo Felici, 24enne trovato morto per strada nella periferia romana. Si tratta di un giovane coetaneo della vittima, che si è avvalso della facoltà di non rispondere e ora si trova in carcere. L’accusa è quella di aver inferto una coltellata letale al ragazzo, ucciso vicino casa sua in via Publio Rutilio Rufo, nella periferia romana del Tuscolano. Poi ascoltato dagli inquirenti, l’accusato ha svelato di aver avuto uno screzio con Felici qualche giorno prima dell’omicidio, senza però specificare altri dettagli. In queste ore è in corso l’interrogatorio per risalire ai possibili complici del delitto.

Omicidio Felici, come si sono svolti i fatti

Le indagini coordinate dal pm Edoardo De Santis andavano avanti da cinque giorni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la sera dell’aggressione la vittima stava tornando a casa insieme al suo cane quando è stata colpita alle spalle da alcune figure, una delle quali era armata di coltello. A dare l’allarme è stato un passante: chi ha chiamato i soccorsi ha raccontato di aver visto due uomini scappare.

Omicidio Felici, chi era il ragazzo ucciso

Il 1° novembre, Filippo Felici avrebbe compiuto 25 anni e da qualche tempo lavorava in una pizzeria al taglio a Colli Albani. Un ragazzo come tanti altri: si era diplomato al liceo scientifico, poi aveva iniziato a lavorare come pizzaiolo, ma sognava di aprire una propria attività e aveva da poco presentato la sua fidanzata ai genitori. I vicini di casa lo incontravano spesso mentre portava a spasso il cane: proprio durante una di quelle passeggiate sarebbe avvenuto il delitto. L’ipotesi che il giovane fosse coinvolto in giri di droga sembra essere stata scartata dagli investigatori, anche se non si esclude che il motivo della lite degenerata sia proprio legato a quell’ambito, con l’omicidio che potrebbe essere stato premeditato.

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