È stato l’Unesco a designare il 3 novembre come Giornata Mondiale delle Riserve della Biosfera, ovvero i territori e le comunità che si impegnano, in tutto il mondo, per la promozione di attività di cooperazione scientifica, ricerca interdisciplinare e sostenibilità ambientale, rappresentando un esempio positivo di interazione tra il sistema sociale e quello ecologico.

3 novembre Giornata mondiale delle Riserve della Biosfera: ecco di cosa si tratta

La Giornata Internazionale dedicata alle Riserve della Biosfera Unesco sarà celebrata, da quest’anno, ogni 3 novembre. Un’iniziativa pensata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione generale sul ruolo guida che queste Riserve svolgono per il rispetto dell’ambiente, mantenendo il delicato equilibrio tra la conservazione delle risorse naturali e l’attività umana. Obiettivo principale delle Riserve della Biosfera, individuate dall’Unesco all’interno del programma MAB (Man and the Biosphere) – fondato nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto bilanciato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e delle buone pratiche dello sviluppo sostenibile – è quello di preservare l’equilibrio tra le attività socio-economiche e quelle naturali di un territorio.

Un progetto che attualmente comprende, nel mondo, 738 Riserve, di cui 20 si trovano in Italia: parchi naturali terrestri, marini/costieri o una combinazione di essi che si distinguono per la loro biodiversità faunistica, floristica, geomorfologica nonché antropologica, costitutendo esempi unici da proteggere. Nel nostro Paese sono: Collemeluccio-Montedimezzo in Molise, il Circeo nel Lazio, il Miramare in Friuli, il Parco del Cilento Vallo di Diano e il Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro in Campania, il Ticino tra la Lombardia e il Piemonte; ancora, le Isole di Toscana, il Monviso piemontese, il Parco della Sila in Calabria, l’Appennino Tosco-Emiliano; in Trentino le Alpi Ledrensi e Judicaria, il Delta del Po tra Emilia-Romagna e Veneto, la Collina del Po in Piemonte, Tepilora, Rio Posada e Montalbo in Sardegna; infine, la Valle Camonica, il Monte Peglia, il Po Grande, le Alpi Giulie e il Monte Grappa, tutte Riserve istituite tra il 1977 e il 2021.

“Celebrare la Giornata Mondiale delle Riserve della Biosfera MAB Unesco – ha commentato Giampiero Sammuri, Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano in un video pubblicato sul canale Youtube ufficiale della Riserva – ci offre la possibilità di evidenziare quanto stiamo facendo nell’ambito dell’educazione ambientale, della valorizzazione delle produzioni tipiche e delle qualità umane. La dimensione internazionale di questo evento ci dà l’opportunità di confrontare il nostro operato con quello delle Riserve della Biosfera in tutto il mondo, non certo con spirito competitivo, ma per trarne suggerimenti e stimoli a migliorarsi, così come a cogliere occasioni di partnership e relazioni di alto profilo”. Un discorso che vale per tutti i Parchi coinvolti nell’iniziativa, impegnati in prima linea nello sviluppo di progetti concreti sia locali che globali, per esempio nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu che, tra i suoi 17 obiettivi, ne comprende diversi proprio a sfondo ambientale.