Sono passati 20 anni dal terremoto che, il 31 ottobre 2002, causò il crollo della scuola Francesco Jovine a San Giuliano di Puglia, in Molise, strappando alla vita 27 bambini e una donna, la maestra Carmela Ciniglio: li hanno chiamati “gli angeli di San Giuliano”. Oggi, nel giorno dell’anniversario, le commemorazioni in ricordo delle vittime.
Terremoto San Giuliano di Puglia: sono passati 20 anni. Oggi le commemorazioni in ricordo delle vittime
Giorni drammatici, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, quelli seguiti al tragico terremoto che, il 31 ottobre 2002, ormai vent’anni fa, colpì San Giuliano di Puglia, in Molise, con una scossa di magnitudo 6, causando il crollo della scuola Francesco Jovine e la morte di 26 alunni e una maestra, che non riuscirono a fuggire e a cui poco dopo si aggiunse quella di un altro bambino, morto in ospedale dopo i tentativi dei medici di salvarlo. “Noi adulti, noi genitori, sentiamo la responsabilità di non essere stati capaci di proteggere i nostri figli – erano state le parole pronunciate dall’allora presidente della Repubblica, Carzo Azeglio Ciampi -. Ha ragione una mamma, quando dice ‘mio figlio è a scuola’, deve pensare che è nel posto più sicuro che esiste”.
Invece le indagini processuali avevano mostrato che la Jovine era stata recentemente interessata da lavori di ristrutturazione e ampliamento senza nemmeno un collaudo, spingendo il pubblico ministero ad affermare che “se è vero che il sisma fu l’evento scatenante della tragedia, è anche vero che, se le norme antisismiche fossero state rispettate quando si decise di sopraelevare l’istituto scolastico, quella scossa da sola non sarebbe bastata a far crollare l’edificio, e prova ne sia che nel resto del paese ci furono crolli e danni gravi a case e palazzine, ma nessun edificio implose come la scuola, fino a polverizzarsi”. Dell’incidente furono alla fine accusate diverse persone: il sindaco e tecnico comunale, che nel crollo perse anche una figlia, ma anche costruttori e progettisti.
Da quel giorno sono passati 20 anni e diversi sono stati gli interventi che, nel tempo, hanno cercato di migliorare l’edilizia del paese, soprattutto in relazione alla classificazione sismica del territorio, alla revisione della normativa antisismica e ad opere di adeguamento di molti edifici pubblici. Ma niente potrà riportare in vita i 27 “angeli di San Giuliano”, come furono chiamati all’epoca: i bambini e la maestra morti a causa del crollo della Jovine. Oggi, nel giorno dell’anniversario, saranno molte le commemorazioni in ricordo delle vittime: alle 11.32 è previsto un momento di raccoglimento nel cimitero di San Giuliano, con la deposizione di una corona di fiori nel Parco della memoria; alle 16 è in programma un focus sugli edifici e i fondi del Pnrr, dal titolo “Dopo vent’anni di San Giuliano cosa è cambiato?” a cura di Tony Nira, giornalista di Avvenire; seguono, alle 16.45 e alle 17, la consegna di alcune targhe e la messa in ricordo delle vittime, mentre alle ore 20 si terrà una fiaccolata commemorativa lungo il percorso della memoria.