Accadde oggi, 31 ottobre 1940: termina la battaglia d’Inghilterra. Fu una battaglia aerea combattuta in piena Seconda guerra mondiale. Grazie ai suoi ottimi piloti, all’uso del radar e all’efficacia degli aerei Spitfire (nella foto), il Regno Unito riuscì a evitare l’invasione dell’isola da parte della Germania di Hitler. Dopo il travolgente inizio, fu il primo vero stop per le forze armate del Terzo Reich. E il primo ministro britannico Winston Churchill dichiarò: “Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi”…

Accadde oggi, 31 ottobre 1940: termina la battaglia d’Inghilterra

Dopo l’annessione dell’Austria e la conquista di Cecoslovacchia, Polonia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia, Hitler provò a piegare anche l’Inghilterra di Winston Churchill. La battaglia d’Inghilterra fu la prima grande campagna di guerra a essere combattuta interamente da forze aeree e fu anche la più grande e intensa azione di bombardamento aereo fino a quella data. Nella prima fase, gli obiettivi principali dei tedeschi furono i convogli di rifornimento e i porti, quali Portsmouth. Poi, un mese dopo, la Luftwaffe iniziò a colpire gli aeroporti e le infrastrutture della RAF.

Il Terzo Reich fallisce gli obiettivi

Con il progredire della battaglia, la Luftwaffe iniziò a bombardare anche le fabbriche aeronautiche e altre infrastrutture, anche per annientare la volontà di resistenza della popolazione civile. Alla fine, la Luftwaffe si concentrò su aree di significato politico utilizzando la strategia del bombardamento strategico. Come detto, però, la Germania nazista non riuscì né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa.

I motivi della vittoria britannica

Gli inglesi riuscirono a resistere grazie ad aerei da combattimento migliori di quelli tedeschi e all’uso del radar. Il mancato successo nazista fu dunque un punto di svolta cruciale nell’andamento delle prime fasi del conflitto. Da alleata della Germania, alla battaglia d’Inghilterra partecipò anche l’Italia di Benito Mussolini. La Regia Aeronautica intervenne con 170 tra caccia, bombardieri e ricognitori, inquadrati nel CAI, Corpo Aereo Italiano. Velivoli però vetusti e inadeguati che non aiutarono la Luftwaffe.

La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.