Novak Djokovic arriva al Rolex Paris Master, ultimo ATP 1000 dell’anno e da Parigi torna a parlare della propria stagione di tennis. Un anno decisamente complicato per il campione serbo che ha pagato la propria decisione in merito ai vaccini e la conseguente esclusione di diversi tornei oltre all’annullamento del visto australiano. Parlando proprio di quel periodo, Nole ha dichiarato:
Nella seconda parte della stagione, mi sono sentito diverso in campo, in senso positivo. A inizio anno, con quello che è successo in Australia, mi sentivo limitato, dal punto di vista emotivo e mentale fuori dal campo, e ciò si ripercuoteva sul mio gioco. Stavo cercando la strada per arrivare al livello desiderato e credo sia successo verso la fine dello swing sulla terra battuta.
Poi ha precisato:
Non ho detto ‘periodi neri’, ma mesi complicati dopo gennaio. Un’esperienza nuova anche se non fantastica. Una possibilità di uscirne più forte. Non mi sentivo al meglio, ma sapevo che non sarebbe durata troppo. È solo una questione di tempo arrivare all’equilibrio ottimale dentro e fuori dal campo.
Tennis, Djokovic sull’ATP di Parigi: “Mi sento alla grande”
Guardando al presente, il tennista serbo ha invece potuto esprimere tutta la propria carica per un torneo che gli è sempre piaciuto. Ecco le sue parole in vista dell’ATP di Parigi:
Mi sento alla grande qui. Tanti successi. Aiuta sempre arrivare in fiducia a un torneo e con alcuni buoni ricordi, buone emozioni sul campo. Ho vinto le ultime due edizioni, 2019 e 2021, quindi spero di continuare la striscia. Le condizioni mi piacciono, anche se devo dire che sono diverse rispetto all’anno scorso. Il direttore del torneo mi ha detto che hanno aumentato la velocità del campo. Me n’ero accorto, ci vuole solo un po’ per adattarsi.
Poi una chiusura romantica su Wimbledon:
Nella mia carriera, Wimbledon arriva sempre al momento giusto. Quando ho bisogno di una grossa iniezione di fiducia e di un titolo pesante, Wimbledon c’è sempre. È stato un sollievo con tutto quello che è capitato.