Dopo aver appreso della sanzione da parte della FIA nei confronti della Red Bull per la violazione del budget cap 2021, Mattia Binotto – team principal della Ferrari – non ha potuto far altro che prendere atto della decisione da parte della Federazione, commentando però in maniera critica quanto successo ai microfoni di Sky Sport.
Sanzione FIA alla Red Bull, la reazione di Binotto
Binotto – il quale aveva chiesto una punizione severa nelle scorse settimane – ha fatto il punto della situazione:
Red Bull nel 2021 è stata l’unica scuderia illegale per due milioni, questo è un dato dal quale non si scappa ed è significativo. Due milioni sono un paio di decimi al giro che hanno modificato le sorti del campionato scorso. È un vantaggio importante, significativo, sul quale si doveva essere severi. La penalità data non copre né compensa il vantaggio avuto dalla Red Bull, perché a parte il fatto che una multa una volta che viene pagata ce la si dimentica subito, le ore in meno in galleria del vento non essendo accompagnate da una decurtazione del budget cap 2023 permetteranno alla Red Bull di destinare i soldi che non andranno spesi in galleria del vento in altre aree come quelle del peso o delle sospensioni.
Horner – rispetto alle sanzioni ricevuta – quantifica la perdita di velocità per il prossimo anno pari a mezzo secondo. Qualcosa a cui Binotto non crede in maniera categorica:
I 2-5 decimi persi non sono verosimili. Horner recita la sua parte. La sanzione è trascurabile. Noi comunque dopo questa sentenza non vogliamo assolutamente sforare e rimanere legali perché ne va della credibilità del campionato. Spero che tutti facciano altrettanto. I conti del 2022 vanno chiusi a marzo e non ad ottobre, adesso abbiamo tutti un anno alle spalle e ci siamo fatti le ossa, Red Bull compresa, quindi non c’è motivo di non accelerare i tempi.