A una settimana dal giuramento del nuovo governo, Giorgia Meloni ha riscosso un alto gradimento nei sondaggi tra gli elettori: dopo il suo discorso alle Camere l’indice di gradimento nei suoi confronti sale al 54%, ma non convince la scelta di alcuni ministri che vede solo il 38% di gradimento (contro il 42% di pareri negativi). Fratelli d’Italia è il partito che riceve più consensi dall’elettorato (il 26,7%), mentre Lega e Forza Italia sono fermi all’8 e 6,1%.
Gli elettori premiano la Meloni, ma hanno dubbi sui ministri: l’esito dei sondaggi
Secondo i dati dei sondaggi condotti da Ipsos, Giorgia Meloni ha riscosso molti consensi tra gli elettori: al momento dei risultati delle elezioni la leader di Fratelli d’Italia aveva un indice di gradimento del 44% (contro il 38% dei pareri negativi) ma, dopo il suo discorso alle Camere, ha toccato il 54%. La neo premier ha riscosso giudizi positivi anche al di fuori del proprio elettorato: secondo i dati, infatti, il 23% degli elettori del centrosinistra, il 27% del M5s e ben 29% degli astensionisti vedono di buon occhio Giorgia Meloni.
Discorso leggermente diverso per quanto riguarda la squadra di governo: i pareri positivi sulla scelta dei ministri rappresentano il 38% contro il 42% e, secondo gli esperti, queste percentuali sono date dal fatto che ci siano 11 ministri che avevano fatto parte anche dei precedenti governi di centrodestra.
Fratelli d’Italia vicino al 30%, male PD e centrosinistra
Tra i partiti Fratelli d’Italia ha il 26,7% del gradimento degli elettori, confermandosi così il partito della coalizione di centrodestra più apprezzato. Non sorridono Lega e Forza Italia, fermi rispettivamente all’8% e al 6,1%: numeri che, però, non influiscono troppo sul confronto con il centrosinistra, fermo al 25,4% rispetto al 45% della coalizione guidata da Giorgia Meloni.
Il PD perde lo 0,3% dei consensi e si ferma al 18,8%, mentre il MoVimento 5 Stelle cresce dello 0,6% e arriva al 16%. Tra i politici Giuseppe Conte e Maurizio Lupi acquisiscono consensi – rispettivamente il +5% e il +3% – mentre sono in caduta libera Enrico Letta (-7%) e il duo Berlusconi–Calenda, entrambi al -5%.