Matteo Salvini torna a parlare delle pensioni: il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile afferma che Quota 102 si può finanziare sospendendo il reddito di cittadinanza. Nel libro La grande tempesta di Bruno Vespa, edito da Mondadori che uscirà il prossimo 4 novembre, il vicepresidente del Consiglio si esprime anche sulla guerra in Ucraina, ribadendo la volontà dell’Italia di trovare un accordo di pace.

Salvini: “I fondi per le pensioni si recuperano dai 900mila percettori del Rdc in grado di lavorare”

Nel libro di Bruno Vespa Matteo Salvini anticipa la prossima mossa del governo per finanziare le pensioni e Quota 102: il miliardo necessario – secondo i calcoli INPS – si prenderà dalla sospensione per 6 mesi del Reddito di cittadinanza ai 900mila che sono nelle condizioni di lavorare. Queste le parole del ministro delle Infrastrutture che, inoltre, affronta anche la questione della quota flessibile proposta dalla ministra del Lavoro Marina Calderone:

L’età minima per andare in pensione a 61 anni con 41 di contributi (quota 102): per realizzare il progetto nel 2023, secondo i calcoli dell’Inps, serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da 18 mesi. La proposta della ministra Calderone? Va benissimo anche questa.

Poi un passaggio sulla gestione del personale sanitario e dei medici, nei confronti dei quali Salvini ha affermato di volersi muovere diversamente:

Per i medici ospedalieri e il personale sanitario pensiamo di muoverci in maniera opposta. Quando hanno maturato l’età e i contributi per andare in pensione, se accettano di restare al lavoro prendono lo stipendio maggiorato di una parte dei contributi che lo Stato dovrebbe versargli.

Il vicepremier e la guerra in Ucraina: “Dobbiamo evitare che sanzioni ricadano su italiani”

Il vicepremier Salvini ha parlato anche della guerra in Ucraina che ha avuto ripercussioni – soprattutto economiche – anche sugli italiani. Per il leader della Lega bisogna lavorare per trovare un accordo di pace e aiutare le imprese italiane a fronteggiare l’emergenza:

Noi abbiamo proposto che l’Italia chieda una conferenza internazionale di pace. C’è un aggressore e un aggredito, ma tutte le guerre finiscono a un tavolo negoziale. L’Ucraina è parte lesa e la comunità internazionale si farà garante dell’accordo. No. Abbiamo votato ogni decreto in favore dell’Ucraina, sia quelli economici che quelli sulle armi. Adesso siamo preoccupati per l’inasprirsi dei toni: mi allarmo se leggo di esercitazioni nucleari sia da parte russa che da parte occidentale. E poi dobbiamo evitare che le sanzioni ricadano sulle spalle degli imprenditori e dei lavoratori italiani: per difendere le imprese italiane serve un intervento finanziario europeo come è avvenuto ai tempi del Covid. Le sanzioni e la crisi energetica hanno colpito soprattutto italiani e tedeschi. Dobbiamo evitare una guerra fratricida”

Insomma il governo Meloni con tutti i suoi ministri inizia a prendere sempre più forma e Matteo Salvini dal canto suo ha voluto far capire di avere le idee chiare per il futuro del Paese. Vedremo nei prossimi mesi se il leader della Lega riuscirà a inseguire i propri obiettivi politici.