Nella lunga scia di grida d’allarme dovute al caro energia c’è anche l’appello dell’Unc, Unione Nazionale Consumatori. L’ultimo report, basato partendo dai dati Istat sull’inflazione di ottobre, aggiorna i valori dei rincari per le famiglie italiane nell’ultimo trimestre 2022.
L’incremento esponenziale dei costi energetici si riflette su molte filiere adiacenti. Tuttavia è soprattutto il mercato libero dell’elettricità (+329% annuo) a rappresentare lo specchio di un 2022 da dimenticare per i portafogli degli italiani. Ecco allora l’analisi completa dell’Unione Nazionale Consumatori.
Caro energia, l’analisi dello studio Unc
L’Unc, Unione Nazionale Consumatori, quantifica i nuovi dati del caro energia secondo le ultime tabelle disponibili sull’inflazione. L’elettricità “a contratto” segna +91,5%, il gas +63,9%: sono i beni energetici a trainare i rialzi che però riguardano altri comparti strettamente collegati alla logistica o all’illuminazione. Tra i più contenuti si segnala il Gpl (Gas Petrolio Liquefatto), che non a caso è stato risparmiato dalla stangata alla pompa subìta invece dal metano.
Aspetto già emerso durante le vacanze estive, continua il rincaro dei costi dei biglietti per destinazioni internazionali (più che raddoppiato, +113%). Un maxi approfondimento nello studio dell’Unc è dedicato al settore alimentare. L’olio vince la sgradita medaglia d’oro dei rincari, +56%, con ampio margine su burro (+42%), zucchero (+36%) e riso (+30,5%). Scorrendo la lista troviamo latte conservato (+29,4%), margarina (+28,2%), verdura (+25%), farina e pasta (+23%), uova (+22%). Si salva leggermente il pane (+16%).
Quantificando gli aumenti, si parla di 3.324 euro a famiglia in più rispetto a ottobre 2021, mentre 975 euro solo rispetto a settembre 2022. In virtù di questi numeri, Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, chiedo al governo di “rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023 e anche su quello della luce, visto che per le microimprese scade il 1° gennaio 2023.