29 Oct, 2022 - 12:49

Caro energia, l'allarme dell'Unc: "Prezzi del mercato libero fuori ...

logo tag24

Nella lunga scia di grida d'allarme dovute al caro energia c'è anche l'appello dell'Unc, Unione Nazionale Consumatori. L'ultimo report, basato partendo dai dati Istat sull'inflazione di ottobre, aggiorna i valori dei rincari per le famiglie italiane nell'ultimo trimestre 2022.

L'incremento esponenziale dei costi energetici si riflette su molte filiere adiacenti. Tuttavia è soprattutto il mercato libero dell'elettricità (+329% annuo) a rappresentare lo specchio di un 2022 da dimenticare per i portafogli degli italiani. Ecco allora l'analisi completa dell'Unione Nazionale Consumatori.

Caro energia, l'analisi dello studio Unc

L'Unc, Unione Nazionale Consumatori, quantifica i nuovi dati del caro energia secondo le ultime tabelle disponibili sull'inflazione. L'elettricità "a contratto" segna +91,5%, il gas +63,9%: sono i beni energetici a trainare i rialzi che però riguardano altri comparti strettamente collegati alla logistica o all'illuminazione. Tra i più contenuti si segnala il Gpl (Gas Petrolio Liquefatto), che non a caso è stato risparmiato dalla stangata alla pompa subìta invece dal metano.

Aspetto già emerso durante le vacanze estive, continua il rincaro dei costi dei biglietti per destinazioni internazionali (più che raddoppiato, +113%). Un maxi approfondimento nello studio dell'Unc è dedicato al settore alimentare. L'olio vince la sgradita medaglia d'oro dei rincari, +56%, con ampio margine su burro (+42%), zucchero (+36%) e riso (+30,5%). Scorrendo la lista troviamo latte conservato (+29,4%), margarina (+28,2%), verdura (+25%), farina e pasta (+23%), uova (+22%). Si salva leggermente il pane (+16%).

Quantificando gli aumenti, si parla di 3.324 euro a famiglia in più rispetto a ottobre 2021, mentre 975 euro solo rispetto a settembre 2022. In virtù di questi numeri, Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, chiedo al governo di "rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023 e anche su quello della luce, visto che per le microimprese scade il 1° gennaio 2023.

LEGGI ANCHE