L’iter di appuntamenti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni prosegue questa mattina all’Altare della patria, dove ha reso omaggio tramite la deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto, in occasione dell’assunzione dell’incarico.
Meloni è arrivata davanti al Vittoriale intorno alle 11.30 e alla sua discesa dall’auto è stata accolta da applausi e alcuni cori da parte di una fazione di sostenitori assiepati ai lati di piazza Venezia: sincera ed empatica la reazione della neo premier, fatta di sorrisi e saluti. Presente alla cerimonia anche il picchetto interforze formato da Esercito, Aeronautica Militare, Carabinieri e Guardia di Finanza, a cui è demandato l’incarico di rendere gli onori militari.
La leader di Palazzo Chigi è stata accolta da Rosario Castellano, comandante del comando militare della Capitale, e dal Consigliere militare di Palazzo Chigi, Luigi Francesco De Leverano. L’atto di deposizione della corona di alloro è stato accompagnato dalle note della canzone del ‘Piave’ suonata dalla banda dell’esercito, prima del cosiddetto “silenzio”. Qualche ora dopo sui propri canali, Giorgia Meloni omaggiava ancora i caduti per la Nazione:
Rendiamo omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la Nazione. Un passato da onorare e da trasmettere alle nuove generazioni, giorno dopo giorno, per costruire insieme il futuro dell’Italia.
Meloni Milite Ignoto, si chiude la prima settimana di governo
Prima di Giorgia Meloni era stato Guido Crosetto, ministro della Difesa, a omaggiare il milite ignoto nella giornata di ieri. Per il co-fondatore di Fratelli d’Italia c’è da risolvere la grana relativa al sospetto conflitto d’interessi per i suoi impegni in alcune partecipate dallo Stato italiano. Questa mattina, tuttavia, il ministero ha diramato una nota in cui si specifica la conclusione secondo la quale “non si ravvisa sul piano tecnico-giuridico alcuna ipotesi di conflitto di interessi o di incompatibilità“.
A proposito di note e comunicazioni, anche Giorgia Meloni è alle prese con l’articolo determinativo con cui appellarsi al Presidente del Consiglio: la nota pubblicata ieri da Palazzo Chigi, che ribadisce l’utilizzo del maschile, ha scatenato una lunga scia di commenti prima che la stessa premier dicesse in maniera seccata che “va bene anche semplicemente Giorgia“.
Sul piatto c’è la deadline del 31 ottobre per completare i vuoti lasciati dai sottosegretari dei ministeri, mentre può dirsi ufficialmente concluso il giro di colloqui istituzionali con i partner europei occidentali. La prima settimana di governo è dunque conclusa.