A differenza di Renzi, Giuseppe Conte ha optato per un'opposizione dura e cruda contro la maggioranza e contro la Premier Giorgia Meloni. Il Movimento 5 Stelle gode di buona salute a livello elettorale e sta, via via, riducendo il gap con il PD fino a quasi toccarlo. Se il trend non dovesse subire bruschi rallentamenti, il destino è che i pentastellati supereranno i dem. Alla luce di questo il leader va avanti e continua ad imbeccare la Presidente del Consiglio, pungolandola sui temi e non sui concetti. E lo fa anche inserendoci della lieve ironia: "Sissignora" ha scritto su Twitter in risposta alla richiesta di Meloni, diffusa tramite palazzo di Chigi, di essere chiamata il Presidente. Al maschile. Un frangente che avrebbe potuto far gola per aizzare una polemica linguistica e di genere ma Conte, dopo il passaggio ironico, è tornato giù duro sui temi: "Sissignora! Gradiremmo sapere da Palazzo Chigi anche come vuole sostenere famiglie e imprese sul carobollette, visto che il Presidente del Consiglio nel suo discorso di fiducia non ci ha dato nemmeno un indizio".
Sissignora! Gradiremmo sapere da Palazzo Chigi anche come vuole sostenere famiglie e imprese sul carobollette, visto che il Presidente del Consiglio nel suo discorso di fiducia non ci ha dato nemmeno un indizio. pic.twitter.com/wyge0UOv6N
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) October 28, 2022
La polemica di Conte di riserva anche sul tema del tetto al contante. Come sappiamo, il centrodestra vorrebbe alzare il tetto per fare in modo che le persone siano più libere di pagare in contanti. Cosa che, secondo una parte delle opposizioni, sicuramente secondo il Movimento 5 Stelle, presterebbe il fianco all'evasione fiscale. Sempre du Twitter, Conte, ha detto:
Insomma, Giuseppe Conte va avanti dritto per la sua strada. Al momomento, tra un Terzo Polo che triangola ed un Partito Democratico in cerca d'autore, è il Movimento 5 Stelle l'opposizione più forte alla maggioranza di centrodestra.