“L’uccellino è libero”. Con queste tre semplici parole Elon Musk ha annunciato l’acquisto di Twitter. Sono stati mesi di dubbi, passi avanti ed altri indietro. Ma alla fine il miliardario sudafricano, naturalizzato americano, ha chiuso l’affare ed aggiunge il noto social al suo impero che annovera già, tra le altre cose, Tesla e SpaceX. Un affare chiuso per la cifra di 44 miliardi di dollari.

Poco dopo il tweet, Musk ha cambiato la sua bio in Chief Twit. Ma non è certo questa la cosa più bizzara fatta da lui che è notoriamente solito esibirsi in azioni capaci di attirare l’attenzione, oltre che delle persone, dei media. Il suo ingresso nella Twitter Tower è già storia: ha fatto irruzione con un lavandino. Ma l’estetica si unisce alla forma perché Elon Musk ha anche attuato una serie di azioni concrete e chiacchierate: si è liberato dei top manager di Twitter, lanciando un chiaro segnale di voler apportare una chiara discontinuità. Tra i silurati c’è anche Vijaya Gadde, l’avvocatessa che ha avviato il processo che ha portato poi alla cacciata di Donald Trump dalla piattaforma. È per questo motivo che, tra i vari, ci sono dubbi circa una possibile riammissione dell’ex Presidente degli Stati Uniti d’America.

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Trump torna su Twitter?

Ad alimentare i sospetti ci sono le reazioni, a dir poco entuasiasmanti, con cui Trump ha commentato il passaggio di mano di Twitter. Sulla sua piattaforma personale Truth ha scritto: “Sono molto felice che Twitter ora è in buone mani e non sarà più guidata da lunatici radicali di sinistra e maniaci che davvero odiano il nostro Paese”. Il Tycoon ha costruito gran parte della sua comunicazione, e quindi del suo successo elettorale e politico, proprio su Twitter. Con una pubblicazione compulsiva ed aggressiva che avrebbe portato, secondo le accuse mosse da Twitter, alla mobilitazione dei suoi seguaci più estremisti e quidi all’assalto a Capitol Hill. Questo il casus che ha portato alla sua sospensione. Sospensione ancora in essere, come si può evincere tentando di accedere al profilo dell’ex Presidente.

Al momento Trump non si è espresso circa un suo ritorno sul social. Anzi, continua ad esaltare il successo della sua piattaforma esaltandone anche le performances: “La scorsa settimana ha avuto numeri maggiori di tutte le altre piattaforme, incluse TikTok, Twitter, Facebook e il resto. I love Truth”. Probabile che si tratti di semplici dichiarazioni di facciata e che, se dovessero maturare le condizioni, possa seriamente valutare l’idea di fare ritorno. Sepcialmente in vista del 2024 quando Trump ha intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali americane e di avere la sua vendetta su Joe Biden. Anche lui, intenzionato a ricandidarsi.

Le ultime

Anche Elon Musk non ha fatto parola in merito. Tuttavia i segnali che si evincono hanno già allarmato gran parte dell’opinione pubblica, mediatica, ed imprenditoriale degli Usa. econdo il Wall Street Journal, molti brand avrebbero istruito le loro agenzie di bloccare ogni inserzione su Twitter se verrà riaccolto Trump. Ad aprile Trump aveva detto che non sarebbe tornato anche se il suo account venisse sbloccato, ma strateghi e rappresentanti repubblicani del Congresso sostengono che The Donald si riunirà alla piattaforma dopo le elezioni di metà mandato, in programma l’8 novembre, e per annunciare la sua candidatura alle presidenziali 2024. Insomma, la situazione è tutta in divenire. L’ultima parola spetterà al nuovo boss del Twitter: Elon Musk.