La Red Bull ha ricevuto una multa per aver violato il budget cap nella stagione 2021. Motivo per il quale la stessa scuderia aveva deciso di patteggiare con la FIA dopo le iniziali resistenze. Il rischio di ricevere sanzioni ben più grandi, infatti, aveva portato a questa strada, nonostante le numerose polemiche degli altri team e dei tifosi in generale.
La multa alla Red Bull per aver violato il budget cap
Il massimo organo ha deciso di multare con 7 milioni di euro la Red Bull e una diminuzione del 10% del tempo per i test aerodinamici 2023. E’ questa la sanzione, quindi, per aver violato il budget cap di circa 5% nel 2021. Nessuna penalizzazione di punti per Max Verstappen, che quindi resta campione del mondo 2021.
Lo sforamento del budget, infatti, è stato dell’1,6% rispetto al tetto massimo di 145 milioni di euro di spesa. Nel comunicato diffuso oggi, la FIA ha sottolineato la “collaborazione” offerta dellaRed Bull nella risoluzione del caso, rivelata dalla Federazione lo scorso 10 ottobre, e ritiene che il team non avesse intenzione di agire “in modo disonesto o in malafede”. Altra attenuante, secondo la FIA, è il fatto che tutto sia avvenuto “nel primo anno” di applicazione del budget cap, definito “un regolamento molto complesso” a cui si sono dovute sottoporre le dieci squadre della Formula 1.
La scuderia di Milton Keynes ha ora trenta giorni per pagare la multa e dovrà sostenere anche le spese del procedimento. Stessa tempistica che avrà la Aston Martin, multata a sua volta per soli 450mila dollari senza alcuna restrizione di tempi per lo sviluppo della monoposto del prossimo anno.