Portale bonus gas Regione Basilicata. A partire dalle ore 16 di venerdì 28 ottobre sarà aperto il portale regionale per caricare l’autocertificazione per ottenere il bonus.
Portale bonus gas Regione Basilicata
La Legge Regionale prevede, da ottobre 2022 fino al 2024, un rimborso della componente energia del gas fornito alle utenze domestiche dei residenti in Basilicata. L’utente dovrà quindi pagare solo i costi di trasporto, gestione del contatore e gli oneri di sistema, con risparmio stimato intorno al 50%.
Tutti pronti dunque a digitare sul web l’indirizzo portalebonusgas.regione.basilicata.it che servirà a caricare l’autocertificazione e accedere ai benefici della legge.
Procedura
Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha spiegato:
“La procedura, attivabile tramite SPID, richiederà cinque minuti: bisogna compilare il form con tutte le proprie informazioni, tra cui le più importanti sono il PDR (il contatore) e il codice cliente, due informazioni facilmente rinvenibili dalle bollette. L’autocertificazione sarà poi generata automaticamente dal sistema e si potrà firmarla sia digitalmente (preferibile) che in maniera olografa (stampando, firmando e scansionando il file). Successivamente si dovrà caricare l’autocertificazione nel sistema e chiudere l’iter”.
Innovazione senza precedenti
Di “un’innovazione senza precedenti” parla l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico, che poi rimarca: “Per la prima volta dopo 20 anni, i lucani potranno avere direttamente un beneficio tangibile dalle attività estrattive in Basilicata. Un rivoluzione energetica, che si unisce alla nostra strategia per la transizione energetica, con il bando per i non metanizzati, da pochi giorni pubblicato sul Bur”.
A chi spetta il bonus
Possono usufruire del bonus i cittadini residenti nella Regione Basilicata e titolari di utenze domestiche, solo per la prima casa, ovvero coloro che hanno un Pdr (punto di rilascio), un contatore classificato per consumi familiari. L’agevolazione spetta anche alle amministrazioni regionali, esclusi gli enti economici e le società partecipate, e agli enti locali regionali. Restano quindi escluse le imprese e i cittadini che usano pellet, bomboloni e camini.