Nei musei di Firenze per fortuna non arrivano soltanto influencer seminude e eco-attivisti, ma anche artisti di prim’ordine come il cinese Liu Bolin, agli Uffizi per un progetto segreto che presenterà il prossimo anno. 

Liu Bolin agli Uffizi

Dunque l’artista cinese Liu Bolin agli Uffizi e a Palazzo Pitti sta studiando quelle che saranno le prime location del suo nuovo programma performativo/espositivo, la cui presentazione al pubblico internazionale è prevista per il prossimo anno. Nel progetto è anche prevista la donazione di alcune opere alle Gallerie.

Liu Bolin, l’uomo invisibile dell’arte contemporanea

Liu Bolin, agli Uffizi in questi giorni, è l’uomo invisibile dell’arte contemporanea, conosciuto in tutto il mondo per l’originalità delle sue performance artistiche durante le quali rimane completamente immobile, integrando il suo corpo con l’ambiente circostante grazie a un body painting totale per poi farsi fotografare, completamente inserito e mimetizzato nell’ambiente circostante e, dunque, praticamente invisibile.

Bolin nelle sue opere diviene trasparente; scegliendo di annullarsi e di scomparire, denuncia la condizione dell’uomo odierno che ha perso la propria identità a causa di una società estremamente materialista e tecnologizzata. Costretto ad agire e a pensare secondo il sistema che la società impone, l’uomo perde la propria individualità ed idealmente si annulla.

Liu Bolin, agli Uffizi in questi giorni, a proposito del proprio lavoro artistico dichiara: E’ un gesto di denuncia. Cos’è oggi lo sviluppo dell’essere umano, e dove porta? L’ uomo sta scomparendo nel suo ambiente. La tecnologia ha portato molto sviluppo materiale, ma per restare umani cosa si deve fare? Io non voglio perdermi in questo labirinto, perciò scelgo questa forma di difesa. Io sono per un’arte di impegno civile“.

Nato nel 1973 a Shandong, Liu Bolin si forma all’Accademia Centrale d’Arte Applicata di Pechino, plasmando la sua arte in un periodo di grande sviluppo economico per la Cina, come testimonia in Hiding in the City, la serie fotografica che sancisce il suo ingresso nel panorama artistico internazionale. Le sue opere sono state recentemente esposte al Centre Pompidou di Parigi, al Mudec di Milano, al Musée de l’Elysée di Losanna, al Complesso del Vittoriano a Roma, nella sede delle Nazioni Unite a New York e al Fotografiska Museet di Stoccolma. Rappresentato in Italia dalla galleria veronese Gaburro, Liu Bolin vive e lavora a Pechino.