Guerra in Ucraina ultime notizie. Proseguono i raid aerei nell’Ucraina centro-orientale, con i bombardamenti che si concentrano sia nella regione di Donetsk ancora sotto il controllo di Kiev che tra Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk. La lenta ma costante avanzata delle truppe ucraine nella riconquista di territori porta alla luce nuove agghiaccianti scoperte in merito al ritrovamento di fosse comuni e cadaveri di civili.

Scene macabre a cui si è assistito nei villaggi di Bakhmut, Sviatohirsk e Shandryholove: lo riporta il capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko. Bombardamenti russi sono confermati anche nella città di Nikopol, che si trova di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: danneggiate le linee elettriche. I missili hanno colpito anche i vicini villaggi di Marhanet e Chervonohryhoriv, nell’oblast di Dnipropetrovsk. Lo riferisce il governatore Valentyn Reznichenko.

Infine, ha parlato anche il governatore del Lugansk, Sergei Gaidai, il quale conferma l’avanzata ucraina in Lugansk a partire dal nord della regione. Respinte le incursioni russe dalla regione di Belgorod, intanto il maltempo rende le operazioni particolarmente difficili.

Guerra in Ucraina ultime notizie

Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina conducono dritte al tradizionale videomessaggio del presidente Volodymyr Zelensky, il quale ha rimarcato come la Russia “ha già effettuato 4.500 attacchi missilistici e più di 8.000 raid aerei”. Poi elogia i sistemi di difesa aerea della nazione, che “26 missili a lungo raggio degli invasori”.

Nei prossimi giorni l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, invierà una squadra di ispettori per valutare la situazione della sicurezza nell’area della centrale nucleare di Chernobyl. Questa missione non è collegata alle dichiarazioni della Russia all’Ucraina sulla preparazione di una provocazione “bomba sporca”, come riferisce il direttore generale Rafael Mariano Grossi.

Sul fronte occidentale, la Nato registra un aumento della presenza militare russa nell’estremo nord, ha affermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di monitorare la situazione poiché da ciò dipende anche la sicurezza dei paesi della Nato su entrambe le sponde dell’Atlantico, ha affermato Stoltenberg.

Diverse invece le novità che arrivano dagli Stati Uniti e da Washington: il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha dichiarato che la Nato deve tenere conto delle “nuove sfide” in materia di spesa per la Difesa, e che pertanto i precedenti accordi sull’assegnazione del 2% del PIL a questi scopi sono da ritenersi obsoleti. Interpellato poi sull’impatto che le imminenti elezioni del Congresso di medio termine potranno avere sulla gestione della guerra in Ucraina, Blinken ha detto che non comporteranno “cambiamenti significativi”.

Ma ha parlato anche il vicesegretario di Stato americano per il controllo degli armamenti e la sicurezza internazionale, Bonnie Jenkins, il quale ha dichiarato che “Joe Biden non vuole una corsa agli armamenti con Russia e Cina e non intende espandere l’arsenale nucleare statunitense”. Il funzionario ha poi ricordato come gli Usa spendano miliardi di dollari per produrre armi, e poi altrettanti per disfarsene.

Infine, secondo quanto riportato dall’Associated Press, la Casa Bianca è pronta a inviare tramite il Pentagono un nuovo pacchetto di armi all’Ucraina dal valore di 275 milioni di dollari.