Il governo stringe sulla partita dei viceministri e dei sottosegretari e inizia a preparare la legge di bilancio. L’input del presidente del Consiglio Meloni e’ fare presto. Sulla prima partita la novita’ e’ che FI potrebbe spuntarla ottenendo tre vicepremier (Barelli, Valentini e Sisto) ma la fumata bianca ancora non c’e’; sulla seconda e’ stato avviato il lavoro che potrebbe mettere sul tavolo almeno 14-15 miliardi (ma si punta a 20) da reperire, oltre che dal ‘tesoretto’ lasciato in eredita’ dal governo e da altri margini nelle pieghe del bilancio, anche dalla riscrittura della norma sugli extra-profitti che potrebbe portare a dieci miliardi in piu’. Altra novita’ il ‘compromesso’ sull’aumento del tetto ai contanti: potrebbe essere 5mila (ma ci sarebbe anche l’ipotesi 3mila) l”asticella’ da inserire. Il primo passo sara’ la comparazione con gli altri Paesi europei.

Il primo dossier da chiedere e’ quello sul sottogoverno. L’accordo non e’ stato ancora chiuso in vista del Consiglio dei ministri di lunedi’. Il partito azzurro ha chiesto un maggior peso e deve trovare la quadra sui nomi da inserire nell’esecutivo. Le priorita’ sono il caro bollette e il tema dell’energia che potrebbe essere affrontato in un altro incontro in programma domani. L’obiettivo e’ stringere i tempi, anche riguardo alle modifiche del Pnrr. Arrivera’ un primo segnale con l’estensione della flat tax per le partite Iva dagli attuali 65 mila euro a 85 mila euro di fatturato. Possibile che ci sia un intervento sulla pace fiscale e sulla burocrazia per far partire i lavori pubblici. Si punta in ogni caso a dare un sostegno alle imprese.