Hypericon è la nuova graphic novel di Manuel Fior, edita da Coconino Press- Fandango e in uscita domani, il 28 ottobre 2022.
Il suo nome deriva dall’iperico (nome greco che deriva da υπο, ypo, ovvero sotto, ed ἐρείκη, eréike, ovvero erica), una pianta perenne semi-sempreverde, utilizzata fin dall’antichità nella cura dei pazienti.
Oggi, viene utilizzata nella cura della depressione e anche come rimedio all’ansia.
La trama della graphic novel Hypericon
La trama di Hypericon gira attorno a Ruben e Teresa, che si amano in una Berlino attraversata dalla fine degli anni Novanta.
Lei, Teresa, è determinata, una vera e propria linea retta, che riesce a raggiungere gli obiettivi che si prefissa e che viene presto scelta come assistente scientifica per l’allestimento della grande mostra a Berlino del tesoro del faraone Tutankhamon.
Lui, Ruben, si lascia incantare dalle numerose vie della capitale tedesca e si muove in una perenne curva, un artista che vuole godersi tutte le attrattive della capitale.
Nel momento in cui i loro universi collideranno, Ruben e Teresa si renderanno conto che la strada della loro vita risulterà irrimediabilmente mutata.
A fare da specchio alla vicenda di Ruben e Teresa è l’avventura in Egitto di Howard Carter che, dopo numerosi tentativi, riesce a portare in superficie il tesoro di Tutankhamon.
Una vera e propria sorpresa per un mondo di studiosi che non credeva più in lui e che, forse, a causa della sua formazione, non lo ha mai fatto: alla fine, tuttavia, il tesoro del Faraone arriva in superficie.
Hypericon: i temi affrontati dalla graphic novel
In un continuo intrecciarsi di storie e filoni, l’autore Manuele Fiore, nelle 124 pagine del volume, narra una vicenda di giovinezza, di incertezza, di inquietudini e diversità, in cui l’immortalità del tempo scorre al ritmo di una civiltà che conosceva soltanto un tempo circolare. Allora, nell’anteprima del fumetto, è riportata una frase pronunciata da Iside incisa in un’epigrafe sul sarcofago del Faraone: “Davanti a me vedo quello che è stato, dietro di me quello che sarà”.
Nel lungo cerchio della storia, la vita di una gioventù che si confronta con i legami più importanti e con le ansie che le appartengono.
E’ proprio come sul sito ufficiale della casa editrice è descritto il volume:
“Il nuovo attesissimo graphic novel di uno dei più grandi autori di fumetto contemporanei. Con Hypericon, come già fatto in Cinquemila chilometri al secondo, Manuele Fior ritorna a raccontare le vibrazioni della giovinezza, le inquietudini del cuore, i legami più forti dello scorrere del tempo.”
Chi è l’autore?
Manuele Fior nasce a Cesena nel 1975 e ha vissuto a Berlino, Oslo, Parigi e Venezia: numerose sono le sue collaborazioni per illustrazioni per riviste come The New Yorker, Vanity Fair, oltre che quotidiani del calibro di la Repubblica, Le Monde e Il Sole 24 Ore.
Con Cinquemila chilometri al secondo (Coconino press 2010) ottiene il premio Fauve d’Or come Miglior Album al Festival Internazionale di Angoulême 2011, grande successo per l’autore. Ma Manuel Fior si è occupato anche di altri lavori, come L’intervista (Coconino press 2013, Oblomov 2019), Le variazioni d’Orsay (Coconino press 2015), I giorni della merla (Coconino press 2016), raccolta di racconti brevi, La signorina Else (Coconino press 2009) e Rosso Oltremare (Coconino press 2006). La sua ultima graphic novel pubblicata, prima di Hypericon, è Celestia, uscita nel 2020 per Oblomov edizioni.
Fior ha usato tecniche e stili diversi in ogni opera, fino al gouache per Le variazioni d’Orsay, tanto che Tonio Troiani ha descritto così il suo stile, all’interno del magazine specializzato Fumettologica:
” Fior consolida un legame con l’arte sulla base non di un desiderio imitativo, ma di una palese omaggio, che mostra al di là di tutto l’inafferrabile identità del Fumetto.”