Allarme terrorismo in Italia. Siamo nella provincia di Bari, a Casamassima, dove è stato messo in custodia cautelare un giovane di 22 anni con le accuse di: arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. L’affiliazione nazista si è evinta lapalissianamente nell’abitazione della persona dove sono stati trovati: L’immagine di Adolf Hitler sovrapposta ad un quadro in camera con l’immagine di Padre Pio; simboli, come l’ “H-H” a ricordare l’”Heil Hitler” e l’“8-8” delle “S-S”. Sono questi i dettagli che emergono dall’ordinanza. Dall’analisi dei dispositivi elettronici, poi, sono stati rinvenuti messaggi particolarmente offensivi nei confronti della senatrice Liliana Segre, superstite dell’Olocausto.
L’accusa di terrorismo
Parliamo di neonazismo, dunque, ma anche di terrorismo. Il giovane, infatti, era ritenuto il referente italiano dell’organizzazione suprematista statunitense “The Base”, costruendo la sua identità informatica come “Comandante della Base”, proponendosi in prima persona per l’esecuzione di azioni violente, pronto al sacrificio estremo per la “difesa della razza bianca”. Il suo referente era un italo-americano che, secondo le informazioni acquisite dalla polizia, potrebbe essersi trasferito in Russia nel 2018. L’uomo lo avrebbe indottrinato a diffondere valori, schemi e obiettivi del sodalizio anche in Italia, affinché il giovane proseguisse nell’attività di proselitismo sul territorio nazionale.
L’arruolamento vedeva, previa accettazione, una conoscenza sommaria delle nozioni fasciste e naziste. Nonché dimestichezza nell’utilizzo dei dispositivi elettronici. In alcuni casi, ai componenti di “The Base” veniva proposto anche un addestramento o di frequentare un campus che si teneva in America. Tutto lascia pensare che l’arrestato abbia seguito, e conseguito, l’arruolamento in questione. In casa sua, infatti, sono state trovate diverse armi come un arco ed un fucile ad aria compressa. Sulle custodie, oltre a iscrizioni riportanti caratteri dell’alfabeto runico, tanti i nomi di noti suprematisti responsabili di attacchi terroristici. Tra questi anche quello di Luca Traini, presunto responsabile dell’attentato del 3 febbraio 2018 a Macerata.
L’allarme
Fortunatamente la polizia locale ha intercettato e fermato l’uomo. Resta, tuttavia, l’allarme di possibili cellule terroristiche presenti sul territorio nostrano. Allarme lanciato anche da Antonella Morta, Presidente pugliese dell’Osservatorio sui neofascismi. Le sue parole:
La notizia dell’arresto di un presunto neonazista a Bari allarma, preoccupa e conferma quanto come Osservatorio regionale sui Neofascismi andiamo denunciando da tempo: in Puglia c’è un pericolo reale che vede il riemergere di fenomeni di matrice neofascista e neonazista. La notizia allarma e fa presagire una strategia in crescita che vede non solo ‘lupi solitari’, ma vere e proprie organizzazioni che rievocano periodi bui della nostra storia moderna. Noi continueremo a chiedere vigilanza, a denunciare e a fare in modo che si producano gli anticorpi necessari a prevenire e contrastare tali fenomeni, oltre che reprimerli attraverso gli strumenti di sicurezza e giudiziari. La prevenzione parte soprattutto da come si fa cultura, da come si investe sulle giovani generazioni e sui luoghi della formazione, nelle comunità educanti e sociali, nelle periferie, da come si agisce con storia e memoria, dalla capacità di applicare integralmente la nostra Costituzione.