Prosegue lo scontro Spotify-Apple che questa volta si sposta sulla questione legata agli audiolibri. Dopo neanche poche settimane dall’arrivo dei libri sulla piattaforma di musica streaming nordeuropea, quindi, la lite tra i due giganti ha semplicemente cambiato tema, dando l’impressione di non voler minimamente terminare. Una diatriba che rischia di protrarsi per lungo tempo con gli utenti a farne le spese.
Spotify-Apple, come si è arrivati allo scontro?
Sono passate poche settimane dall’arrivo degli audiolibri su Spotify, e la società nordeuropea è subito passata all’attacco del principale concorrente Apple, che è stato accusato di comportamenti “anticoncorrenziali” che starebbero ostacolando la nuova attività. In un post pubblicato sul blog ufficiale, Spotify spiega che Apple ha rifiutato tre volte il suo sistema d’acquisto di audiolibri a causa di alcune violazioni delle regole. Spotify, per conformarsi, si è trovata costretta a nascondere il prezzo degli audiolibri ed implementare un sistema di vendite al di fuori dell’app principale.
“Questo danneggia non solo i consumatori, ma, questa volta, anche gli autori e gli editori che ora si trovano sotto il controllo di Apple” si legge in uno stralcio del post, secondo cui si tratta di un sistema anche molto scomodo per gli acquirenti abituati a fare semplicemente click su un collegamento per acquistare un audiolibri. Immediata è arrivata la risposta di Apple, in una dichiarazione resa al New York Times dove un portavoce ha affermato che “abbiamo fornito loro una guida chiara su come risolvere il problema e approvato la loro app dopo che hanno apportato modifiche che l’hanno resa conforme alle linee guida di App Store”.