Giornata chiave per i mercati europei in attesa della pronuncia della Banca Centrale Europea (Bce) sul possibile rialzo dei tassi d’interesse pari allo 0,75% (portando così il totale al 2% – massimo dal 2009) a partire dal 2 novembre prossimo.

Il tasso principale sale al 2%, il tasso sui depositi all’1,5% e il tasso sui prestiti marginali al 2,25%.

Lo aveva già preannunciato un mese fa Christine Lagarde ed è probabile che la linea restrittiva e prudenziale prevalga ancora sull’ipotesi di ridurre il debito.

Bce rialzo tassi d’interesse, ultime notizie

La galoppante inflazione che ha colpito l’Eurozona anche nel mese di settembre costringerà la Banca Centrale Europea (Bce) ad attuare un nuovo rialzo di 75 punti base ai tassi d’interesse. Si tratta del terzo intervento di Francoforte a sostegno dell’economia nel giro di pochissimi mesi.

Pesano e parecchio le previsioni al ribasso delle principali agenzie di rating internazionali, con molti dati relativi al Pil che scollineranno in territorio negativo nel 2023 (tra cui l’Italia). Allo studio la possibilità di vendere una serie di obbligazioni nel primo trimestre dell’anno venturo. Ieri anche la Bank of Canada ha alzato i tassi dello 0,5% mostrando come le difficoltà siano diffuse. Testimonianza di un’altra settimana cruciale, dove anche gli Stati Uniti attendono di conosci i dati e le previsioni del Pil.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici salienti, lo spread tra Btp e Bund cresce fino a 225 punti base. L’euro, che aveva scavalcato la parità rispetto al dollaro, passa nuovamente in “svantaggio”, e anche le Borse europee sconfinano in territorio negativo: Francoforte -0,52%, Parigi -0,8%, Milano -0,35% e Madrid -0,22%.

Nella conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha spiegato che la decisione è dovuta “alla crescente inflazione registrata a settembre (9,9% in Ue, ndr) dovuta ai prezzi dell’energia”. Successivamente, ha ribadito che probabilmente i tassi saranno alzati nuovamente per raggiungere gli obiettivi principali (il prossimo Consiglio Direttivo è fissato per dicembre).