Le dichiarazioni di Filippo Ganna al quotidiano El Pais, sono davvero curiose: “Durante il record dell’ora volevo cadere per far terminare l’agonia”. Quanta pressione ha dovuto sopportare Filippo Ganna per riuscire a completare una settimana leggendaria, dove è riuscito a stracciare due record in pista nel giro di 7 giorni? Queste parole lo lasciano perlomeno intendere, se non comprendere.

Ganna ha prima battuto il record dell’ora, facendo registrare una distanza mai toccata prima, 56,792 km; poi nei 4 km di inseguimento individuale, nella finale vinta contro Jonathan Milan, in cui è riuscito per la prima volta a rompere il muro dei 4 minuti, con il tempo mostruoso di 3’59″636. Lo spiega proprio Filippo Ganna nella sua intervista ad El Pais, dove parla delle sue sensazioni percepite durante la finale del record dell’ora. Lui ha parlato di agonia.

Le dichiarazioni di Ganna sul record dell’ora

Ecco le dichiarazioni di Ganna rilasciate ad El Pais:


Per la prima mezz’ora non pensi a niente. Nei successivi 15 minuti pensi a come puoi fare qualcosa di grande, mentre negli ultimi 15 minuti volevo cadere soltanto per porre fine all’agonia. Volevo forare o qualsiasi altra cosa e concludere la competizione in quel momento. Non riuscivo ad andare avanti.

Ganna ha poi proseguito parlando del momento più stressante: quello in cui guardi il conto alla rovescia e ti senti completamente senza forze, ma hai la consapevolezza di non poter mollare per raggiungere il record ed entrare nella storia del ciclismo:

Due ore prima che la corsa cominci le tue mani diventano fredde, poi sudano e infine sono di nuovo fredde. Sei triste e la tua faccia diventa pallida. Il momento più stressante sono gli ultimi 50 secondi in cui guardi il display con il conto alla rovescia. Quindi provi a nascondere lo stress dietro degli occhiali.

Possiamo dire che Ganna ci è riuscito, e ha conquistato due record leggendari.