Tanti auguri a Roberto Benigni, oggi 70enne, ma eterno Pinocchio. Certo non dimostra la sua età l’istrionico attore, comico e regista, fra i personaggi pubblici più conosciuti e apprezzati non solo nel nostro paese, ma in tutto il mondo. Come non ricordare, infatti, il momento in cui tutto il mondo si commosse e il Benigni nazionale vinse l’Oscar per il suo film La vita è bella nel 1997? In quell’occasione fu l’amica e collega Sofia Loren ad aprire la busta, sventolandola, prima di annunciare a gran voce: “Roberto!!!”.

Facendo gli auguri oggi a Roberto Benigni, in un’intervista la Loren ha dichiarato: “Non dimenticherò mai la sua mitica reazione quando esclamai il suo nome. Cominciò a saltare su e giù dai sedili dell’ Auditorium con l’innocenza, la spontaneità e il dinamismo che sono i tratti distintivi dei suoi film”. E ancora: “Scavalcò in piedi le file che lo separavano da me, e mi corse incontro. Si sbracciava, ci abbracciammo per non so quanto tempo. Spielberg lo aiutò perché stava precipitando sulle teste delle star tutte agghindate e ingioiellate”.

Roberto Benigni oggi e ieri

Se pensiamo a Roberto Benigni oggi, non possiamo non ricordare un percorso nel quale l’irruenza gestuale e verbale e la sua irriducibile toscanità hanno giocato un ruolo fondamentale, portandolo al successo prima in teatro, poi in televisione e infine al cinema.

Nato a Manciano La Misericordia (Ar), figlio di contadini e ultimo di quattro fratelli, Roberto Benigni debutta nel 1971 a Prato come cantante e musicista ne Il re nudo, ma è il trasferimento a Roma che segna una svolta. Qui nel 1975 Giuseppe Bertolucci scrive per lui il monologo Cioni Mario, che diventa in breve lo spettacolo di punta del teatro Alberico e gli fa ottenere il successo al cinema con Berlinguer ti voglio bene del 1977. L’esordio come regista è del 1983 con Tu mi turbi, mentre l’anno successivo scrive e interpreta assieme a Massimo Troisi Non ci resta che piangere. A questo seguono i successi di Daunbailò di Jim Jarmush e Il figlio della pantera rosa. Insieme alla moglie Nicoletta Braschi è invece interprete di Il piccolo diavolo, Johnny Stecchino, Il mostro e La vita è bella.

Roberto Benigni è stato insignito del Leone d’oro alla carriera a Venezia 78.

Cosa è successo a Nicoletta Braschi

Impossibile parlare di Roberto Benigni oggi senza citare l’incidente che nel 2012 ha coinvolto la moglie e musa artistica dell’attore. La Braschi è infatti rimasta vittima di un grave incidente d’auto che le ha lasciato delle ferite al volto. Il guidatore dell’auto sulla quale viaggiava fu abbagliato dal sole e il veicolo si schiantò contro un palo della luce, causando alla Braschi un importante trauma facciale.